Partire da ciò che unisce piuttosto che da ciò che divide. E’ questa la vocazione del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. La spinta ecumenica di Francesco trae origine da tre fattori. Il convincimento che, in forza dello stesso Vangelo, può esistere un ecumenismo di fatto che viene prima di quello dottrinale. La ricerca concreta e continua del dialogo, figlio di una ispirazione ed un coraggio fuori dal comune. L’ethos, lo stile di vita fatto di semplicità e di affetto nei confronti di ogni persona umana. Soprattutto verso i sofferenti e i poveri. Una triplice impronta che conforma in maniera più evidente il pontificato di Jorge Mario Bergoglio allo spirito evangelico. A Interris.it il missionario scalabriniano padre Gaetano Saracino ha recentemente ricordato i quattro verbi del “prendersi cura” secondo Francesco. Accogliere. Proteggere. Promuovere. Integrare.
Altro momento forte verso l’unione tra i cristiani è stato la visita alla comunità pentecostale di Caserta. Dove Jorge Mario Bergoglio è andato oltre l’ecumenismo dei rapporti personali. Marcando quello delle origini. Basato sullo scambio e sulla cooperazione fraterna. Senza dimenticare le aperture rese possibili dalla svolta ecumenica del Concilio Vaticano II. Anche l’incontro inter-confessionale di Caserta è stato l’occasione per confermare come in questi anni si stia facendo avanti l’idea dell’ecumenismo di fatto. Insomma il Vangelo è lo stesso. E Jorge Mario Bergoglio punta a questo. Al compagno di strada, al fratello nella stessa fede.
Ognuno deve affidare vicendevolmente il cuore. Senza sospetti e senza diffidenze. Sbaragliando ossessioni e stratificazioni della storia, non sempre limpide. Con un approccio più biblico, meno ecclesiastico e più pastorale, anche alla teologia e alle rigidità del diritto. Nel celebrare la prima settimana ecumenica del suo mandato, papa Francesco ne ha parlato spiegando che Cristo non può essere diviso. Perché Cristo nessuno lo possiede, nemmeno le Chiese, e perché Cristo lo si dà. Quindi ciò che conta non sono le discussioni. Ma la testimonianza.