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Cosa è rimasto del vero Natale

Una volta gli animali fecero una riunione. La volpe chiese allo scoiattolo: “Che cos’è per te Natale?” Lo scoiattolo rispose: “Per me è un bell’albero con tante luci e tanti dolci da sgranocchiare appesi ai rami”. La volpe continuò: “Per me naturalmente è un fragrante arrosto d’oca. Se non c’è un bell’arrosto d’oca non c’è Natale”. L’orso l’interruppe: “Panettone! Per me Natale è un enorme profumato panettone!”. La gazza intervenne: “Io direi gioielli sfavillanti e gingilli luccicanti. Il Natale è una cosa brillante!”. Anche il bue volle dire la sua: “E’ lo spumante che fa il Natale! Me ne scolerei anche un paio di bottiglie”.
L’asino prese la parola con foga: “Bue sei impazzito? E’ il Bambino Gesù la cosa più importante del Natale. Te lo sei dimenticato?”. Vergognandosi, il bue abbassò la grossa testa e disse: “Ma questo gli uomini lo sanno?”. 

Cosa è rimasto del vero Natale? Luci, regali, alberi, vacanze, film cine-panettone, tavolate con cibo abbondante e scambi di auguri… Chi è nato? Cosa è successo? E’ nato Babbo Natale oppure una semplice festa della luce di stampo anche esoterico? Il regalo più grande che Dio ha fatto agli uomini è stato il suo figlio che è il Bambino di Betlemme cullato da Maria e Giuseppe e crocifisso da ognuno di noi.

Dobbiamo recuperare il Natale di Gesù quello cristiano, depurandolo da tutto il paganesimo che ci distrae dal vero significato originale. Papa Francesco in una recente intervista dice: “Io dirò a tutti, a ognuno: guardate il Bambino, guardate la stella. Un bambino in più è una speranza. Lui ha portato la speranza, ma è nato così: povero, perseguitato, è dovuto fuggire. Un Bambino senza la stella non va, una stella senza il Bambino non va. Ambedue sono il messaggio del Natale oggi. Io a ognuno di voi che ascolta vorrei chiedere che il Signore vi dia la tenerezza di un bambino, che noi non perdiamo la tenerezza umana, di aiutarci e che vi dia la luce della stella. Se tu guardi la stella sai dove è la strada, come i Magi. Se tu guardi il Bambino sai come devi sentire il tuo cuore. Questo è il mio messaggio. Ognuno di voi, caro e cara, guarda il bambino e guarda la stella. Guardando il bambino, vi auguro un buon e santo Natale. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Grazie”.

Tutti, come il papa, vorremmo il regalo della pace, non solo nella grande guerra tra Russia e Ucraina, ma nelle nostre famiglie, comunità, luoghi di lavoro e nella società sempre più divorata dal consumismo e dall’individualismo. Che regalo puoi fare agli altri? Il più bel regalo che puoi fare agli altri è Gesù. La Sua Presenza, il Suo Amore, la Sua Tenerezza, la Sua Bontà. Da piccolo ci hanno detto una grande bugia: “A Natale devi essere più buono!”. Natale non è la festa della bontà degli uomini, ma quella della Bontà di Dio e noi possiamo essere nel mondo solo un piccolo suo riflesso. Concludo con uno scritto bellissimo di Padre Dennis Doren Lahr:

“Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire. Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l’allegria e la generosità. Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all’incontro con il Signore. Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai. La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te. Il regalo di natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco. Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te. Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale”.

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