Categories: Editoriale

Come il Vangelo mette sempre alla prova la nostra qualità umana

Carina ha la sua dignità. Ha anche un rapporto con Dio molto particolare, intimo. Lo prega sempre, tuttavia a volte litiga con Lui. Da qualche anno deve affrontare varie difficoltà. Difficile spiegare: come mai? Perché lei? Rimane serena, ma sente quanto sia difficile andare avanti. Non può rimproverarsi niente, anzi, rimane generosa e sensibile alla sofferenza degli altri.

Cerca aiuto. Soprattutto vuole avere un lavoro sicuro e dignitoso. Chiede a diverse persone che hanno influsso e potere. Sembravano persone di valore, responsabili. Si mostra davanti a loro con tanta fiducia – così come è: sincera, onesta e diretta. Lo fa, perché vede quante persone meno bisognose di lei hanno ricevuto aiuto, sono “sistemate”. Però, proprio nel suo caso riceve silenzio. Nessuna risposta positiva. Pare un muro di indifferenza.

Carina ha la sua dignità e la sua fiducia nel Signore. Gli chiede aiuto ogni giorno. Si avvicina alla disperazione. Non può mangiare né dormire. Non smette di cercare aiuto. Trova provvidenziale il fatto che arrivino sempre nuovi contatti, nuove persone che possano facilmente darle una mano. Ma la situazione si ripete: o non rispondono, o chiedono di aspettare.

Carina non ha nessuno che possa spingere la sua richiesta. Rimane da sola – commovente nella sua determinazione e speranza. Passano anni. Diventa sempre più stanca e nervosa. L’indifferenza delle persone è così grande? Lei non può offrire niente oltre la sua sincera domanda, richiesta. Oltre lo splendore dei suoi occhi – tuttavia sempre più stanchi. Oltre il suo sorriso angelico, sempre più spesso nostalgico.

Non basta. Gli altri invece ricevono i favori richiesti. Hanno contatti, appoggio. Possono offrire qualcosa. La richiesta pura, semplice non vale più? Un appello ad un semplice gesto di bontà, di giustizia non trova più nessuna risposta?

È difficile credere che sia così. Il mondo è diventato così crudele? Anche le buone persone ne sono ormai contaminate? Dove siamo finiti? Non c’è più posto per le richieste sincere, semplici, dirette? Non c’è più posto per l’insistenza che nasce dal bisogno urgente?

Ma Gesù nel Vangelo di oggi in un certo modo loda la richiesta diretta ed insistente – quella dalla quale dipende la vita. La richiesta tanto necessaria, quanto necessariamente da seguire. Secondo Gesù questa richiesta è più forte della cattiveria e della pigrizia umana. Quanto è positiva questa visione! Ma anche – quanto si allontana da noi oggi!

Basta pensare alla storia di Carina. Nella sua vita lei sta proprio sperimentando – eccome! – la tensione tra l’indifferenza (per non dire cattiveria) umana e l’insistenza dei bisogni umani. Sarebbe la prova del Vangelo o piuttosto della nostra condizione (post)moderna? O, forse piuttosto il Vangelo mette sempre alla prova la nostra qualità umana, diventando se non sfida un rimorso?

La domanda rimane sempre più aperta. L’attesa di Carina continua, alimentata dalle sue nuove richieste e speranze. Troverà una persona buona, sensibile, capace di scomodarsi per rispondere bene alla sua richiesta?

In realtà queste domande dovrebbero preoccupare tutti noi. Ognuno può trovarsi nella situazione di chiedere aiuto – piccolo o grande che sia. Ognuno rischia di sbattere contro l’indifferenza degli altri. Lo facciamo forse ormai ogni giorno. Ma Gesù ancora crede che l’insistenza e la richiesta sincera riesca ad ammorbidire i cuori più duri e scavare nell’indifferenza umana?

La risposta arriva attraverso ogni nostra richiesta. La cerca ogni nostra emergenza. Perciò si deve insistere, perseverare – chiedere a Dio e agli uomini. Se Gesù crede nell’effetto di queste richieste, allora dobbiamo affidarci a lui – benché ci costi tanta pazienza e fatica.

Ma Carina, mentre continua a chiedere a Dio e agli uomini, non può mai passare indifferente a canto ai bisogni e alle sofferenze umane; con gli esigui mezzi che ha a disposizione serve tante persone che incontra e che la commuovono col loro destino precario. Non è questo il livello ancora più alto della preghiera di cui parla Gesù oggi – una sorta di aggiunta al suo Vangelo? Potrà allora lasciare Carina senza un suo intervento miracoloso – anche nonostante l’indifferenza umana?

padre Bernard Sawicki: