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Come si costruisce la pace

Pace

Foto di Sunguk Kim su Unsplash

Continua la discussione su come si costruisce la Pace. Innanzitutto una pace costruita attraverso buone relazioni, cooperazione, aiuti economici ed assistenza, che possa far crescere un paese arretrato che patisce fame e palesi ineguaglianze. Ma se non vogliamo essere colombe cieche, cioè società che non riuscendo a capire le logiche che orientano le presenze demoniache, si rischia pur non volendo di indebolire la pace. La Chiesa Cattolica sa bene quanto sia importante arginare l’inganno contenuto in molte iniziative annunciate di solidarietà, che invece vanno a finanziare propositi opposti di potenti locali responsabili di violenza, di ingiustizie, di privazioni di ogni tipo ai danni dei popoli che governano.

Accade diffusamente in Africa, come in altri scacchieri geopolitici roventi, come ad esempio in Medio Oriente. A Gaza, striscia di 40 km che però contiene ben 2 milioni di persone che hanno da decenni bisogno di ogni cosa, ha goduto di un fiume di denaro dalla solidarietà internazionale, però di questi denari ben poco dono andati per la salute, per piani di sviluppo ad aiuti diretti alle persone. Ebbene, sarebbe molto utile avere informazioni su cosa si è speso. Quello che si sa, è che i combattenti di Hamas sono armati come mai, continuano da un decennio dal loro insediamento di illegittimo governo a Gaza a bombardare ogni giorno Israele. Segretamente Hamas ha costruito un reticolo infinito di tunnel costosissimi dotati di tecnologie molto avanzate per prepararsi ad attaccare Israele ed incendiare l’area mediorientale. Dunque è importante precisare da quali propositi ed idee sono mossi i donatori, sono davvero consapevoli che ciò che può essere un balsamo si può manifestare anche tossico?

Gli aiuti vanno affidati a soggetti sperimentati dalla reputazione indiscussa, diversamente possono diventare carburanti per incendi che bruciano gli equilibri di pace. Le Democrazie dovrebbero essere più attente nei rapporti da avere con paesi governati da autocrati. Infatti loro non sempre considerano i commerci solo scambi di vantaggi. Essi, essendo governati da una sola persona spesso mossi dal desiderio di dominio, tramutano i vantaggi in armi e propositi di aggressioni per raggiungere maggiore potenza. Gli itinerari dei russi e dei cinesi nell’ultimo quarto di secolo sono stati tutti indirizzati a tramutare i guadagni nei commerci per riarmarsi e dominare casa propria ed il mondo. Ecco perché le Democrazie devono prendere coscienza che sottovalutazione della natura di costoro nella ricerca della Pace può diventare un incentivo a che essi rompano gli equilibri della convivenza pacifica. Dobbiamo poi essere consapevoli che loro sanno perché agiscono e perché colpiscono. Forse per loro, i paesi liberi e prosperi, che sono sempre democratici, sono una finestra di prosperità, di libertà individuali e collettive, di libertà religiosa: esempi che potrebbero essere molto pericolosi per il mantenimento del loro potere governando il proprio popolo con criteri del tutto opposti. Dunque loro sanno cosa vogliono colpire, mentre le democrazie non sempre sanno cosa stanno difendendo abituate come sono a fruire ciò che per loro è scontato.

E’ un bene parlare di più con i nostri cittadini di questi temi, unirci con gli altri paesi UE nella difesa e diplomazia, separando loglio dal grano nei rapporti, lavorando per la coesione dei nostri paesi. Si, questo è lavorare per la pace.

Raffaele Bonanni: