Via Crucis tra gli scartati

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Dio cammina al passo dei poveri”. E' il titolo della “preghiera itinerante tra le pietre scartate” che si terrà domani a partire dalle 18.30 nelle strade di Bologna. “Una sorta di via crucis – spiega una nota della Comunità Papa Giovanni XXIII – lungo un moderno calvario tra gli scartati della nostra società. Nel volantino dell'iniziativa viene riportata una frase di don Oreste Benzi, il sacerdote citato pochi giorni fa da Papa Francesco per la sua lotta contro la schiavitù della prostituzione: 'Un popolo che lascia indietro qualcuno dei suoi membri non è un popolo, ma un'accozzaglia di gente!'”.

Salvare i bambini nel grembo materno e le loro madri, dare una nuova vita alle vittime di dipendenze, liberare gli schiavi, riconoscere la dignità ed i diritti dei più deboli saranno le quattro tappe di un cammino che si snoderà nei luoghi dove vivono le persone scartate di Bologna: un segno di attenzione della Chiesa locale per richiamare alla coscienza di tutti i fratelli e le sorelle lasciate ai margini. Nel corso della preghiera itinerante si alterneranno testimonianze di persone che hanno vissuto sulla propria pelle il rifiuto o l'indifferenza della società.

L'iniziativa è organizzata da un folto gruppo di associazioni cattoliche tra le quali, oltre alla Papa Giovanni XXIII, Nuovi Orizzonti, Azione Cattolica, Papa Giovanni XXIII, Sant'Egidio, CL, Focolarini, Rinnovamento nello Spirito. L'appuntamento è in Piazza di Porta San Vitale per proseguire poi verso Piazza Verdi, Piazza di Porta Ravegnana, Piazza Nettuno, dove è prevista una riflessione del vescovo Zuppi. La preghiera si concluderà nella Cattedrale di San Pietro.

Le tappe non sono state scelte a caso. Vicino a Porta S. Vitale c'è il policlinico di S. Orsola “dove ogni giorno viene negato il diritto di nascere a diversi piccoli, mentre le loro mamme escono segnate da una ferita che resterà per tutta la vita”; Piazza Verdi è “simbolo delle tante forme di dipendenza di cui giovani e non sono vittime: droga, gioco d’azzardo, alcool”; a Piazza di Porta Ravegnana “saranno ricordati i tanti, resi schiavi per denaro, per sesso e per mille altri motivi”. Infine, mons. Zuppi “richiamerà con forza l’urgenza che coinvolge tutti e in particolare chi ha il compito di servire nella politica e nelle amministrazioni: riconoscere i diritti di ogni persona, specialmente di coloro che sono ai margini, mettendo al centro delle scelte, dell’uso delle risorse, i più deboli”.

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