Su internet si impara a pregare

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Utilizzare il web non solo come svago o come fonte di ricerca ma anche come luogo di preghiera. E' l'idea promossa dalla pastorale giovanile diocesana di Padova che, attraverso il percorso di 12 appuntamenti settimanali, insegnerà ai ragazzi a pregare, accompagnandoli in quel periodo di cambiamento nel quale la consapevolezza della fede risulta fondamentale: “I giovani – ha spiegato il direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale dei giovani, don Paolo Zaramella – ci hanno chiesto di essere accompagnati nel vivere un rapporto intimo con il Signore Gesù attraverso l’educazione alla preghiera personale”. Per questo “ci siamo interrogati e abbiamo studiato anche altre esperienze di questo tipo e abbiamo elaborato questo primo progetto: un percorso con ‘tratti’ settimanali per 12 settimane, circa tre mesi”.

Il progetto padovano

Insomma, un vero e proprio corso di preghiera sullo strumento più familiare in assoluto per i più giovani, come internet. Ogni puntata durerà circa tre minuti, bilanciati fra il tratto (passaggio incentrato sulla preghiera in sé, con fondamento biblico, teologico ed esistenziale) e il movimento, ovvero l'atto del pregare vero e proprio, nel modo più semplice. Non ci saranno iscrizioni né nient'altro: tutto sarà possibile attraverso il portale www.giovanipadova.it, al quale si potrà accedere  anche attraverso i social, sui quali saranno diffusi i momenti di confronto più interessanti. Un progetto annunciato durante la veglia di preghiera dei giovani “Orientàti, andiamo fino a Betlemme”, in programma nella chiesa degli Eremitani e guidata dal vescovo Claudio Cipolla.

La scuola di preghiera onlina si affiancherà ad altri progetti simili già esistenti, con l'obiettivo di avvicinare quanto più possibile i giovani a Dio e al dialogo con lui, veicolando un messaggio di insegnamento e accompagnamento spirituale attraverso uno strumento potente ma che, una volta tanto, si presterà a un'iniziativa di vera e propria comunione.

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