Si terrà domani presso il Centro Onisto di Vicenza un convegno per ricordare il 30° anniversario della conclusione del sinodo della diocesi. L’appuntamento, promosso dall’Ufficio per il coordinamento della pastorale, in collaborazione con la Consulta delle aggregazioni laicali e il settimanale diocesano “La Voce dei Berici”, prevede, alle 15, l’inizio dei lavori con l’intervento del vescovo mons. Beniamino Pizziol, che introdurrà la tavola rotonda “Eredità e futuro – A 30 anni dalla conclusione del XXV Sinodo diocesano”. Interverranno mons. Gianfranco Cavallon, suor Gabriella Lancini, mons. Renato Tomasi, Mario Serafin, già componenti della presidenza del sinodo diocesano, assieme a Donatella Mottin, attuale moderatrice del Consiglio pastorale diocesano. Le conclusioni sono affidate a don Flavio Marchesini, direttore dell’Ufficio Coordinamento pastorale. “A trent’anni di distanza la diocesi di Vicenza si ritrova impegnata in un altro tratto di cammino impegnativo, per molti versi faticoso ma al contempo entusiasmante” si legge in una nota. Il convegno sarà, quindi, l’occasione per capire “quanto in quell’evento ci sono semi dell’esperienza pastorale che la nostra Chiesa sta vivendo oggi”.
Il sito diocesano ricorda che “era domenica 7 giugno 1987 quando l’allora vescovo di Vicenza Arnoldo Onisto chiudeva questo evento di grazia dal titolo 'Sulla strada del Regno di Dio la Chiesa incontra l’uomo e il mondo'. Furono tre anni intensi (1984-1987), di grande importanza per allora e per il cammino successivo che la Chiesa berica avrebbe compiuto. Come ricordava mons. Onisto nel decreto di promulgazione 'la data di inizio e la data di conclusione coincidono con la solennità di Pentecoste. Riconosciamo infatti – scriveva il vescovo – nello Spirito Santo, il principale artefice del grande avvenimento che ha segnato la vita della diocesi in questi tre anni, e sicuramente continuerà a segnarla negli anni futuri'. Doveva essere nell’idea del vescovo Onisto 'un piccolo Sinodo', in realtà toccò le dimensioni fondamentali dell’essere cristiano e della vita della comunità. Furono quattro gli ambiti considerati dell’impegno pastorale: l’evangelizzazione, la comunione e la corresponsabilità nelle parrocchie, la Chiesa e i poveri, l’impegno sociale e politico”.