Quattro giornate dedicate al monachesimo

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Saranno dedicate alla scoperta del monachesimo prima di San Benedetto le “Conversazioni a Siloe” che prendono il via oggi, sabato 25 novembre, al monastero di Poggi del Sasso. Si tratta di quattro giornate, in programma fino ad aprile 2018, in cui verrà proposto “un percorso sul monachesimo, fra storia e spiritualità, per incontrare persone che hanno accolto l’invito di Dio a seguirlo nella vita monastica, carisma multiforme che ha arricchito la Chiesa in ogni contesto storico”.

Gli incontri

Come riporta il Sir, il primo incontro sarà su Sant’Antonio del deserto; poi sarà la volta di San Pacomio (27 gennaio), San Basilio (24 febbraio) e, infine, dei santi Martino e Agostino (14 aprile). Ogni incontro, guidato da padre Stefano Piva, monaco della comunità monastica di Poggi del Sasso, avrà inizio alle 15.30 nella sala San Bernardo del monastero. Si aprirà con la conversazione dedicata al santo monaco, poi il Rosario, i Vespri coi monaci, la cena insieme e la preghiera di Compieta.

Poggi del Sasso

La frazione è situata all'estremità nord-occidentale del territorio comunale e dista circa 8 km da Cinigiano e poco più di 35 km da Grosseto. Posta nella valle del fiume Ombrone, raggruppa dei nuclei abitativi rurali al limitare del territorio di Cinigiano oltre Sasso d'Ombrone. Il primo nucleo storico di Poggi del Sasso, di probabile origine medievale sotto la potente famiglia degli Ardengheschi, è la località “Castello” ovvero la parte alta del paese chiamata anche “Poggi Alti” per distinguerlo dai “Poggi Bassi” ovvero la parte più in basso e moderna. Come si evince dalla cartografia del catasto leopoldino del 1823, Il borgo antico, che non ha avuto sostanziali trasformazioni, si presenta a forma di “mezzaluna” con la parte lineare che guarda verso nord/ovest e quella sporgente a nord/est in posizione strategica in quanto si colloca nell'asse viario che collega Sasso d'Ombrone con i Castelli di Collemassari, Montecucco e Vicarello. La maggior parte delle abitazioni erano comunicanti tra di loro (numerosi sono stati i ritrovamenti di porte ormai murate) e questo fa pensare ad un unico grande agglomerato abitativo, come un borgo fortificato e arroccato sulla roccia con probabile funzione di stoccaggio e difesa delle merci della Corte del Sasso di Maremma. Tale finalità è dimostrata dalle ampie cantine scavate nella roccia, locate sotto le abitazioni ed in particolare dal grande magazzino sotto l'edificio centrale. Nel '700 vennero aggiunte al “Castello” una fila di case e palazzetti che dalla piazza centrale scendono per tutta la discesa. Nella seconda metà dell'800 venne costruito il Palazzo centrale che domina la piazza, con il pozzo/cisterna e corte interna ad opera di Basilio Marzocchi. Il centro storico si presenta con due accessi principali ed una strada che lo circonda. Attorno ad esso ruotavano e ruotano tuttora poderi e piccoli borghi di simile dimensione tra loro come Tribolone, Case Brogi, Tartucaio, la Pergola, il Volpaio e la Cava.

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