Macerata-Loreto, il Papa “in cammino” con i pellegrini

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Una marea umana, come ogni anno, ha accompagnato il pellegrinaggio da Macerata a Loreto, luogo speciale per il suo importante Santuario mariano. Un momento sempre carico di fede e di fratellanza che, da 41 anni a questa parte, rende la poca distanza che separa le due città un unico fiume di cuori in preghiera. Un pellegrinaggio che, quest'anno, è stato reso ancor più speciale dalla concreta vicinanza di Papa Francesco che, durante il tradizionale raduno allo Stadio Helvia Recina di Macerata, ha rivolto un messaggio ai quasi centomila fedeli, incoraggiandoli a intrapredere un cammino al quale sarebbe stato vicino con il cuore. Un affetto dimostrato non solo con la preghiera ma anche con le parole. E, dopo una battuta fatta all'arcivescovo di Fabriano-Matelica e ideatore del pellegrinaggio nel 1978 come gesto di ringraziamento alla Madonna, mons. Giancarlo Vecerrica (“Porta le scarpe da tennis sotto la veste da vescovo? Una bella macedonia, mi piace”), Papa Francesco si rivolge a tutti i partecipanti: “Questa sera vi sono vicino nel peregrinare. Peregrinare è camminare. È fare in una sera quello che si fa in tutta la vita: andare avanti. Nella vita si deve sempre camminare. Anche quando siamo nel riposo, dobbiamo camminare con lo Spirito, per andare sempre avanti, all’incontro con la pienezza. La pienezza di Gesù. La pienezza per tutti noi”.

Un appuntamento importante

Grande attenzione, come sempre, è stata concessa a questo importante appuntamento di fede, presenziato fra gli altri dal presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, dagli arcivescovi di Ancona-Osimo e di Jesi, mons. Spina e mons. Rocconi, dall'arcivescovo di Pesaro e presidente della Conferenza epsicopale delle Marche, mons. Piero Coccia, dal segretario generale della Cei e amministratore apostolico di Fabriano-Matelica, monsignor Stefano Russo e, infine, dal vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia mons. Nazzareno Marconi. Assieme a loro, centomila partecipanti “in scarpe da tennis”, pronti a raggiungere a piedi Loreto durante la notte della veglia di Pentecoste. Dalle trecento persone del 1978, il pellegrinaggio è oggi un raduno di decine di migliaia di fedeli, segno di come l'appuntamento abbia richiamato quanti sentissero non solo il bisogno di ringraziare la Madre di Dio ma anche di partecipare alla benedizione conclusiva, per tornare a casa colmi della gioia per il dono ricevuto. Un dono del quale, nel 1993, fu partecipe anche san Giovanni Paolo II.

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