La Madonna patrona della Lucania in peregrinatio ad ottobre

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E' in programma dal 14 al 30 ottobre 2018 la peregrinatio dell’immagine originale della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, Regina e Patrona della Lucania. La statua della Madonna, durante il pellegrinaggio, visiterà le città di Matera e di Potenza, sostando nelle rispettive chiese cattedrali.

L'organizzazione dell'evento

L'evento è stato organizzato congiuntamente dalle diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e Matera-Irsina. “La devozione alla Madonna – si legge in una nota congiunta -, non solo è viva nelle nostre comunità, ma anche crediamo possa costituire ancora un potente ed efficace strumento di evangelizzazione, capace soprattutto di annunciare quella ‘tenerezza di Dio’ a cui così spesso ci richiama il magistero di Papa Francesco”. Tuttavia, è “indubbio” che l’evento “si arricchirà anche di ulteriori significati culturali e sociali” che si inseriscono nel quadro più ampio del programma “Matera – Basilicata 2019”. “L’auspicio delle nostre Chiese – scrivono dalle due diocesi -, in particolare, è che la visita della Madonna alle due città capoluogo della Regione si traduca in una rinnovata presa di coscienza dell’unità della nostra comunità regionale e della sua identità storica, della quale il dato cristiano costituisce certamente un elemento essenziale”. 

Il motto della peregrinatio

In questa ottica è stato scelto come “motto” dell’evento la descrizione che l’evangelista Luca fa della prima comunità cristiana negli Atti degli Apostoli: “Erano concordi nella preghiera… con Maria, la Madre di Gesù” (At 1,14). “Con Maria, in particolare – prosegue la nota -, vorremmo riscoprire la gioia di saperci un’unica Chiesa, un’unica famiglia, un’unica Regione; con Lei, vorremmo imparare ad amare maggiormente questa terra e insieme a tutti coloro che la abitano assumerci la responsabilità di progettare il suo sviluppo integrale, che non solo non lasci indietro nessuno, ma che anche non dimentichi nessuna delle dimensioni dell’essere umano, da quella socio-economica a quella morale e spirituale”.

 

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