Sono giorni pieni di tensione quelli che stanno vivendo i 500 lavoratori diretti della Alimentitaliani, ex Novelli, e le loro famiglie. La proposta di concordato preventivo depositata dalla ditta nelle scorse settimane è infatti stata giudicata inammissibile dal tribunale di Castrovillari che ne ha conseguentemente dichiarato il fallimento lo scorso 22 dicembre.
La nota dei vescovi
Sulla vicenda, che si protrae ormai da 5 anni e che colpisce gli stabilimenti in Umbria, Lazio e Lombardia, si sono recentemente espressi anche i vescovi umbri con una nota. Il testo recita: “I vescovi di Spoleto-Norcia e di Terni-Narni-Amelia, territori in cui hanno sede gli stabilimenti della ex Novelli, condividono l’ansia e la preoccupazione di tante famiglie che affrontano nuovamente un tempo difficile per la serenità e la sicurezza della vita quotidiana, ed esprimono loro viva solidarietà, sostenuta dalla preghiera di tutta la comunità ecclesiale”.
L’arcivescovo Renato Boccardo (Spoleto-Norcia) e mons. Giuseppe Piemontese (Terni-Narni-Amelia) “auspicano che, con l’impegno di tutte le parti interessate, si giunga ad una soluzione concreta ed efficace degli attuali problemi e sollecitano il coinvolgimento delle diverse realtà imprenditoriali del Paese affinché l’azienda possa continuare ad essere garante di occupazione e sviluppo nella regione”. Lo riporta il Sir.