Il Santuario di Pompei, che custodisce l'immagine della Madonna del Rosario, è addobbato a festa, pronto ad accogliere le migliaia di persone che martedì 8 maggio affolleranno una delle chiese più visitate d'Italia per il tradizionale rito della “Supplica” alla Vergine Maria. Una celebrazione vecchia di secoli che continua a perpetrarsi fin dal 1883, quando, durante la festa di ottobre, fu recitata, per la prima volta, la preghiera composta del beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario, elevato poi al rango di basilica pontificia maggiore da Papa Leone XIII il 4 maggio 1901
La Messa con mons. Tscherrig
Sarà mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e San Marino a presiedere il sacro rito che avrà inizio alle 10:40, con la celebrazione della Santa Messa, e terminerà con la recita della supplica, a mezzogiorno in punto come vuole la tradizione, sul sagrato della basilica. A concelebrare, l’arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo, altri vescovi della Campania e il clero della diocesi mariana. La Messa e la supplica saranno trasmesse in diretta, a partire dalle 10.30, da Canale21, la tv campana che da oltre venticinque anni segue le celebrazioni del santuario, e da Tv2000, l’emittente dei cattolici italiani, quest’ultima visibile sul Canale 28 del digitale terrestre, 18 di TivùSat e 140 di Sky. Sarà possibile seguire le dirette anche sul sito www.tv2000.it e www.canale21.it.
La supplica
La supplica alla Madonna di Pompei è una pratica devozionale che viene recitata l'8 maggio (giorno in cui ebbe inizio nel 1876 la costruzione della basilica) e la prima domenica di ottobre davanti all'icona della Madonna di Pompei. La tela originale, attribuita alla scuola di Luca Giordano e risalente al '600, rappresenta la Vergine Maria nell'atto di offrire un rosario a Santa Caterina da Siena mentre Gesù Bambino ne offre un altro a San Domenico. Il culto, introdotto dal beato Bartolo Longo, acquistò in breve tempo fama internazionale per i prodigi attribuitigli. La basilica, ricca di ex voto, è una delle mete italiane più frequentate dai fedeli in cerca di grazie. L'importanza della pratica devozionale ha indotto la Santa Sede a creare la Prelatura territoriale di Pompei, una delle sole due prelature esistenti in Italia, l'altra è Loreto. Il testo della supplica ha subito diversi ritocchi negli anni seguenti il Concilio Vaticano II, durante i quali si è rivisto il testo eliminandone gli accenti più sinceri della spiritualità del beato Bartolo Longo.