E'stata inaugurato ad Acquasanta Terme un nuovo centro polivalente parrocchiale intitolato a “San Luigi Orione”. L'edificio, realizzato seguendo criteri antisismici, è stato finanziato dalla Congregazione di Don Orione e con il contributo di alcuni benefattori privati. La struttura è stata inaugurata con una cerimonia presieduta dal vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D'ercole.
L'inaugurazione
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione di numerose autorità locali: il dottor Giuseppe Di Nardo, capo di gabinetto della Prefettura di Ascoli Picena, il vicesindaco Luigi Capriotti, il vicario generale della Congregazione “Don Orione” padre Oreste Ferrari, don Aurelio Fusi, direttore provinciale della Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza, il direttore dei lavori, l'ingegnere Giuseppe Brandimarti. Il vicesindaco Capriotti ha salutato questa partecipazione sottolineando come “la folta presenza di autorità e cittadini testimonia la soddisfazione e la gioia di poter contare su un punto aggregazione essenziale per il territorio e la sua ricostruzione.”
Le parole del vescovo
Monsignor D'ercole, che ad Acquasanta Terme lo scorso dicembre aveva già inaugurato la “Bottega della speranza” per la tutela dei mestieri tradizionali, ha ringraziato “tutti coloro che hanno lavorato e si sono impegnati per conseguire questo traguardo”. Sottolineando il fatto che “la Chiesa è inclusiva, spalanca le sue braccia a tutti e questo centro intende costituire un luogo di incontro e di crescita umana, spirituale e sociale per ognuno che lo frequenta”. Citando San Luigi Orione, a cui è dedicato il centro polivalente, il vescovo ha ricordato che bisogna “fare del bene sempre, del bene a tutti, del male mai a nessuno”. Per monsignor D'ercole, è questo “il nostro compito nella società; fare del bene perché ogni realtà migliori e diventi più bella e accogliente”. L'inaugurazione del centro testimonia la volontà di rimettersi in piedi di una comunità ferita dai recenti eventi sismici: “Il terremoto – ha detto il presule – ha provocato fratture non solo fisiche ma anche psicologiche e sociali e noi abbiamo il compito di ricostruire e risanarle.”