Il vescovo benedice la “campana della pace”

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Oggi pomeriggio, alle 15.30, il vescovo di Trivento mons. Claudio Palumbo, benedirà, nella Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, la fusione della “Campana della Pace” offerta alla missione cattolica “Padre Daniel Dajani Blinisht” in Albania con cui la Caritas diocesana di Trivento collabora da oltre 20 anni. La missione di Blinisht, fondata nel 1993 dal sacerdote abruzzese don Antonio Sciarra, nella regione rurale di Zadrima, nel nord del Paese, tra le città di Lezhe e Scutari, oggi è guidata da don Enzo Zago, sacerdote fidei donum della diocesi di Milano.

La campana pesa circa un quintale e riporta le scritte: “Lezhe città della pace“; “Non c’è pace senza giustizia (Giovanni Paolo II)”, “Dono della Caritas Trivento”; il nome “pace” scritto in tutte le lingue. Sarà posizionata nella piazza di Lezhe il prossimo 1° giugno 2018, giorno in cui in Albania ricorre la festa dei bambini. Non è la prima campana donata dalla Caritas molisana al Paese delle Aquile: nel 1999 fu donata alla missione di Blinisht una campana di 450 chili realizzata con i bossoli raccolti dai bambini dopo lo scoppio della guerra civile. Su quella campana, posta in una piazza della capitale Tirana, è inciso: “Sono nata dai bossoli e canterò per il terzo millennio la speranza di pace dei ragazzi albanesi”

Come riporta il sito diocesano, il sacerdote che guida la missione ha scritto: “Vogliamo offrire una visione di città che si batte per il bene comune e quindi per la pace: Lezhe è una città a misura d’uomo che potrebbe davvero sviluppare percorsi virtuosi. Lezhe non vive le forti contraddizioni delle grandi città albanesi (Tirana, Durazzo, Valona, …la stessa Scutari vicina a noi); ha dalla sua di essere in un posto strategico per la viabilità col nord Europa e di racchiudere nel suo territorio la bellezza del creato (montagna, collina, pianura e mare)”. “Lezhe città di pace – continua don Enzo – è un segno di valorizzazione del passato e del presente. Una speranza per il suo futuro, sempre più connotato dagli ideali di giustizia, solidarietà e unità. Per condividere questo progetto abbiamo pensato di coinvolgere tutte le scuole della regione. Ogni scuola potrà porre il suo 'mark': una frase, un simbolo di pace, scelto dopo un percorso di riflessione e di operatività”.

Alla fusione della campana sarà presente anche don Enzo con una rappresentanza di ragazzi del movimento “Ambasciatori di pace“, nato in Albania nel 1997, per educare i giovani a costruire un’umanità fondata sui valori della riconciliazione.

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