Da domani a domenica si svolgerà il pellegrinaggio dei preadolescenti ad Assisi, organizzato dalla diocesi di Venezia e presieduto dal patriarca Francesco Moraglia. Saranno oltre 2.200 i partecipanti tra ragazzi (in maggior parte) e accompagnatori. Una carovana di ben 41 pullman trasporterà i giovani nella città di San Francesco. Un appuntamento particolarmente rilevante in quanto cade alla vigilia del Sinodo dei vescovi dedicato proprio ai giovani che si terrà in ottobre.
“Due saranno i grandi momenti comuni che riuniranno, con il Patriarca Francesco, tutti i pellegrini veneziani – si legge in una nota del Patriarcato – Nel pomeriggio di venerdì 20 aprile, alle 16.30 a S. Maria degli Angeli ci sarà l’incontro per l’avvio ufficiale del pellegrinaggio, promosso dalla Pastorale diocesana dei ragazzi, e poi la mattina di domenica 22 aprile, alle 9, appuntamento per tutti nella basilica superiore di S. Francesco dove il Patriarca presiederà la S. Messa domenicale”. Sabato , sono invece previsti cammini e percorsi differenziati per i vari gruppi parrocchiali, interparrocchiali e zonali che si muoveranno, quindi in maniera distinta per visitare vari luoghi francescani particolarmente significativi.
“Chi cercate?” è la domanda-motto del pellegrinaggio che intende accompagnare i ragazzi, come – spiegano gli organizzatori – “un interrogativo che Gesù, il Maestro, rivolge ancora oggi a noi e ai nostri preadolescenti in partenza per Assisi: chi e che cosa cerchi? Qual è il tuo desiderio? Nostro compito sarà aiutarli a prendere sul serio i loro desideri, sogni e bisogni, a saperli vagliare per tenere ciò che è veramente essenziale al fine di una vita piena di amicizie e affetti, così come suggerisce il loro giovane cuore. Ripercorreremo alcuni episodi della vita di Francesco d’Assisi, santo proprio perché queste domande profonde non le ha eluse e non si è accontentato delle risposte preconfezionate che altri volevano fornirgli. Un santo mai quieto, sempre in movimento, alla perenne ricerca della gioia evangelica, che lo ha portato a dimorare nel mistero stesso di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo”.