Sono circa una trentina le diocesi che, in una sorta diĀ gara di solidarietĆ partita spontaneamente, hanno detto “SƬ” nell'offrire accoglienza ai 100 profughi della Nave Diciotti presi in carico dalla Conferenza episcopale italiana.
Molfetta
L'ultima in ordine di tempo ĆØ la diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Il vescovo, mons. Domenico Cornacchia, che fa anche parte della Commissione episcopale per le migrazioni, ha comunicato al direttore di Migrantes, don Gianni de Robertis, la disponibilitĆ ad accogliere due nuclei famigliari che sarebbero ospitati presso la Casa di accoglienza ādon Tonino Belloā di Molfetta, gestita dalla Caritas diocesana. āUn gesto ā si legge in una nota ripresa dal Sir –Ā non nuovo per la diocesi, che proprio questāanno ha celebrato il 25Ā° anniversario della morte di don Tonino Bello con la straordinaria presenza del Santo Padre, quotidianamente impegnata ad offrire aiuto alle situazioni di disagio, tanto di persone del territorio diocesano ed extradiocesano, quanto di immigrati senza fissa dimora, tramite le Caritas parrocchiali, i centri di ascolto cittadino, alcuni istituti religiosiā.
Firenze
Anche la diocesi di Firenze āha subito dato laĀ disponibilitĆ Ā adĀ accogliere i migranti dellaĀ nave Diciottiā.Ā Nel comunicato si legge che ora, “dopo aver manifestatoĀ la propria disponibilitĆ , la diocesi di Firenze rimane in attesa delleĀ indicazioni della CeiĀ circa la possibile accoglienza di un gruppo di queste persone sbarcate dalla nave Diciotti”. “Operatori e volontari – scrive la diocesi – prestano il loro servizio in strutture destinate all'accoglienza di proprietĆ della diocesi o ne gestiscono altre messe a disposizione dai Comuni dell'area fiorentina, dalla Regione e da privati”.Ā Nella stessa nota si fa anche presente cheĀ “sempre grazie allaĀ Caritas diocesanaĀ di Firenze hanno trovato accoglienza persone e nuclei familiari arrivati in Italia tramite i corridoi umanitari, come quello recentemente aperto con la Libia, grazie all'impegno della Cei e del governo italiano”.
L'arrivo a Rocca di Papa
Il gruppo dei 100 immigrati scesi dalla nave Diciotti e arrivati al centro dāaccoglienza āMondo miglioreā di Rocca di Papa, nei pressi di Roma, per essere poi “smistati” e accolti in circa trenta diocesi in tutta Italia ĆØ costituito da 94 uomini e 6 donne.Ā “Non ci sono minori, lāetĆ va dai 18 ai 50 anni, la media ĆØ sui 25 anni – spiega Francesco Spagnolo, dellāufficio comunicazione di Caritas italiana -.Ā Sono arrivati in due gruppi dallāhot spot di Messina, sono stati accolti dal centro di accoglienza straordinario predisposto per questo a cui ci stiamo appoggiando come chiesa e Caritas, come una tappa di avvicinamento per le mete finali di questo viaggio per questi cento immigrati, che saranno le diocesi di tutta Italia. Abbiamo avuto la disponibilitĆ di quasi trenta diocesi su tutto il territorio e una parte sappiamo che sarĆ accolta dalla Associazione ComunitĆ Papa Giovanni XXIII. Piccoli gruppi di persone saranno quindi accolti in tutta Italia, da Como a CefalĆ¹ā.
Cei
Don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dellāUfficio comunicazioni sociali, ha evidenziato che a breve i migranti verranno smistati nelle diocesi di Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano allāJonio, Rossano Calabro, e che probabilmente – come avvenuto nelle scorse ore per Molfetta e Firenze – se ne aggiungeranno altre nelle prssime ore. Maffeis ha sottolineato inoltre che “La Chiesa italianaĀ ĆØ disposta a prendere tutti quelli che hanno necessitĆ ” e come accolga giĆ oltre 26mila persone nelle sue strutture.Ā