La diocesi canadese di Quebec ha messo in cantiere una radicale riorganizzazione delle parrocchie. Dal primo gennaio, infatti, a seguito della riorganizzazione decisa dall'arcivescovo cardinale Gérald Cyprien Lacroix le parrocchie sono scese da 130 a 64 e al termine della riforma, prevista entro il 2020, scenderanno ulteriormente a 37. Quando il processo di accorpamento è iniziato, nel 2011, le parrocchie erano 216. “Una svolta vitale per raggruppare le forze” e “promuovere l'evangelizzazione” si legge sul sito della diocesi. Il cardinale Lacroix ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che, comprendendo lo spirito di questa riorganizzazione, hanno lavorato perché possa andare in porto l'idea della “comunione di comunità”.
“Tanto di cappello – ha detto il porporato – ai sacerdoti, ai diaconi, agli operatori pastorali, ai membri delle assemblee di fabbrica (le 'fabrique d’églises' sono gli enti che hanno la responsabilità gestionale dei beni delle parrocchie, ndr), ai volontari e al personale di supporto che hanno colto il carattere essenziale del nostro approccio. Sono convinto che questi accorpamenti pastorali ci aiuteranno a proporre o rinnovare l'incontro personale e comunitario con Cristo per formare comunità di “discepoli missionari“.
Dal punto di vista amministrativo le unificazioni delle “fabrique d'églises” appaiono più complicate ma, come spiega il card. Lacroix, una volta ultimate permetteranno “di sollevare i sacerdoti e liberare più risorse per la missione”.