Partire dal patrimonio culturale della Sicilia, creando allo stesso tempo posti di lavoro veri evitando l’emigrazione giovanile che negli ultimi anni è tornata a salire, partendo dalle bellezze della Chiesa. Questo il senso del progetto della Fondazione Laboratorio di speranza di Cefalù, che dal 4 aprile anima la vita del borgo. “Noi lavoriamo con la bellezza e per la bellezza. Non si poteva trovare un nome migliore. E poi la bellezza genera altra bellezza”, ha dichiarato ad Avvenire Linda, una volontaria di 32 anni molto attiva nel progetto.
L'idea
Grazie all’aiuto della Diocesi, il progetto permette di conoscere e apprezzare la stupenda cattedrale normanna del 1131, con le sue imponenti torri, il tesoro della cattedrale, il delizioso chiostro pieno di simboli, e tante altre bellezze. Un progetto che a novembre porterà alla costituzione di una cooperativa, che prevede 25 posti di lavoro (i 9 e altre professionalità da individuare con bando pubblico) e che poi farà una convenzione con la diocesi. Intanto, come raccontano i volontari al quotidiano cattolico, questi primi mesi sono stati un vero successo: in cinque settimane, non molto favorite dal tempo, la Cattedrale più di 13mila visitatori.
Le torri
Dopo un restauro avvenuto nel 2000, le torri della cattedrale erano rimaste chiuse diventando in pochi anni “depositi di materiali dove ci vivevano colonie di pipistrelli e di vari uccelli. Abbiamo dovuto ripulire tutto, mettere le reti alle aperture per evitare l’ingresso degli animali, rimettere in sesto l’impianto elettrico, rifare il corrimano” racconta un volontario. Adesso, grazie al lavoro dei volontari e della diocesi, la splendida vista che offrono è a disposizione di tutti.