La campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana ha l’obiettivo di ricordare il valore della partecipazione. Una nuova strategia e un nuovo format illustrano, sempre con concretezza ed efficacia, ciò che rende migliore l’Italia. Raccontano l’orgoglio di far parte del “Paese dei progetti realizzati”, divenuti realtà grazie all’impegno di milioni di volontari, migliaia di sacerdoti e suore. Un Paese da scoprire sul sito www.8xmille.it della Conferenza Episcopale Italiana. 15 i progetti al centro della nuova campagna, scelti tra le migliaia sostenuti in questi anni, in Italia e all’estero, attraverso le tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo.
L'asilo multietnico
A Roma figurano due progetti della Caritas diocesana: un asilo nido multietnico per famiglie in difficoltà ed un’attività di assistenza notturna ai senza tetto. Sostenuto con 100.000 euro dall’8xmille alla Chiesa cattolica, l’asilo nido multietnico “Il piccolo mondo” ha accolto, in 30 anni di attività, un migliaio di bambini provenienti da oltre 50 Paesi. Aperto in zona Aurelio si rivolge a famiglie in difficoltà ed offre a molti bambini la possibilità di usufruire della casa e del giardino delle suore della Provvidenza, con mensa e ‘lungo orario’ esteso fino alle 18.30. Una differenza preziosa per chi lavora, cerca un impiego o non ha ancora la residenza, rispetto agli asili comunali che chiudono alle 16. “Il 20% delle richieste proviene da famiglie italiane non problematiche che scelgono un nido interculturale – spiega la responsabile Simona Liberatori, psicologa dell’età evolutiva – I genitori arrivano per lo più dai centri ascolto Caritas o dai servizi sociali”. Un piccolo su 3 non giocava con i coetanei prima di frequentare il nido, e il 30% vive in sovraffollamento abitativo, tra estranei. Fra le attività da segnalare il supporto alla maternità, fondamentale per le donne che la vivono in solitudine, lontane dai familiari. Le 7 educatrici, le 20 volontarie e l’ostetrica sono impegnate nell’insegnare tecniche mediche e emotive per comprendere pianti e richieste dei bimbi e nel decifrare segnali di depressione post partum o eventuali violenze in famiglia. “Non riusciamo a far fronte a tutte le richieste – conclude Liberatori – Ma è un modello di scuola materna che la città avrebbe bisogno di veder replicato”.
La Casa nelle stelle
Accoglienza e assistenza sono anche alla base del secondo progetto Caritas “La Casa nelle stelle” che coniuga formazione e supporto ai senza fissa dimora e a chi vive nell’abbandono. 3 parrocchie, 30 volontari, 6 unità mobili di strada attivate, 40 persone assistite. Questi i numeri del progetto che coinvolge anche San Frumenzio ai Prati fiscali, a Roma nord. Affidata a don Daniele Salera, con una comunità parrocchiale molto attiva, la parrocchia si è dotata di un gruppo di monitoraggio, composto da fedeli, che raggiunge chi è in estrema povertà nelle strade del quartiere fino agli insediamenti spontanei lungo le sponde del fiume Aniene e alla ferrovia. “Si tratta di innovare questo servizio, oltre gli interventi notturni legati all’emergenza freddo‐spiega Roberta Molina della Caritas diocesana di Roma‐ Anche grazie a 60 mila euro dai fondi8xmille, responsabilizziamo i fedeli, chiamando sempre più parrocchie a vivere con gli occhi aperti sulle persone e il territorio che abitano”. Il dialogo non è facile, ma la fiducia cresce via via, e in alcuni casi –oltre gli aiuti immediati‐ è possibile indirizzare chi vive in strada ai Centri di ascolto, mettendolo in contatto con i poliambulatori e le reti sociali locali. “Ci occupiamo di tutte le fasce sociali più deboli – sottolinea don Daniele Salera– prostitute, senza fissa dimora, mamme, bambini, l’8xmille ci aiuta ad accogliere i loro bisogni e ad essergli vicino”.
A chi vanno i soldi dell'8XMille?
Come rivela un articolo del Corriere della Sera, lo scorso anno 1,2 miliardi di euro sono andati alle confessioni religiose e allo Stato attraverso l'8XMille. Si legge che “la maggior parte dei contributi dell’8 per mille va da sempre alla Chiesa Cattolica, che ha visto però diminuire negli anni il numero di preferenze. Secondo l’ultima ripartizione, relativa ai redditi 2014 dichiarati nel 2015, la Conferenza episcopale italiana ha raccolto poco più di 1 miliardo di euro”.