Rapiti, schiavizzati e sfruttati per fini sessuali. Questo quanto emerso dall’Operazione “Not Forgotten”, eseguita dallo Us Marshals Service americano in Georgia, che ha portato alla liberazione di 39 bambini e ragazzi. I minori, di età compresa fra i 3 e i 17 anni, sono stati immediatamente inquadrati come vittime del traffico sessuale: 13 di loro sono stati trasferiti in luoghi sicuri. Come riferito da Il Messaggero, l’operazione dell’agenzia federale di Polizia penitenziaria americana è durata all’incirca due settimane. Il tempo necessario per mettere in pratica un’operazione di recupero ritenuta fra le più complesse dai responsabili.
Gli arresti
Secondo quanto riferito dallo stesso Us Marshals Service, infatti, “questi bambini scomparsi sono stati considerati alcuni dei casi di recupero più a rischio e più impegnativi nell’area, sulla base di indicazioni di fattori ad alto rischio come la vittimizzazione del traffico sessuale minorile, lo sfruttamento dei minori, l’abuso sessuale, l’abuso fisico e o condizioni di salute mentale”. Nove persone sono finite in manette, mentre per altre 26 è scattato un mandato, con accuse aggiuntive per presunti reati di traffico sessuale, rapimento, reati sessuali, possesso di droghe e armi e interferenze detentive.
I dati
I 39 bambini salvati rientrano nelle quasi tre centinaia (295 in totale) scomparsi e recuperati dall’Us Marshals Service, nell’ambito di operazioni coordinate e portate a termine in collaborazione con le Forze dell’ordine. Un servizio rilevante, considerando che la maggior parte dei minori sono stati recuperati in appena una settimana dall’avvio dell’assistenza. Stando ai dati riferiti da Il Messaggero, sono più di 1.800 i bambini salvati dall’avvio della collaborazione, iniziata nel 2005.