L’orrore nelle strade. Il mercato della
prostituzione non conosce crisi. Nemmeno il Covid sembra scalfire gli affari di un
settore criminale che coinvolge ogni anno
3 milioni di italiani e oltre 90 mila lavoratrici stabili. Un giro d’affari che nel 2018 ha raggiunto quota 4,7 miliardi di euro.
Il sacerdote anti-tratta don Aldo Buonaiuto ha raccontato l’inferno sulle strade nel libro d’inchiesta
“Donne crocifisse” (Rubbettino, con la prefazione di Papa Francesco). Ora il Codacons analizza in tempo di pandemia l’
inferno del mercimonio coatto. Ed è stato citato dall’
Istat come fonte dei dati sulla prostituzione nel
Report sull’economia sommersa.
Orrore sulle strade del mercimonio coatto
L’emergenza coronavirus non ha intaccato il turpe mercato del sesso a pagamento. Ma ha determinato una
sostanziale modifica nelle abitudini e nelle
modalità di “fruizione dei servizi offerti”, sottoline ail Codacons. A partire dal
lockdown e nei mesi seguenti le strade delle nostre città si sono
svuotate di prostitute. Prima per i divieti agli spostamenti. Poi per una riduzione della
clientela in circolazione. Causata dalla
paura generata dal Covid. Parallelamente è aumentato il ricorso al web (
+60% rispetto al 2019). “Sia sul fronte della domanda che dell’offerta”, precisa il Codacons. Le vittime della prostituzione coatta “offrono ora i propri ‘servizi’ sia attraverso
webcam, più sicure e a prova di Covid. Sia attraverso
annunci pubblicati in rete.
Ricevendo in casa i ‘clienti’ o recandosi presso il loro domicilio. Un cambiamento sul quale
ha messo le mani la criminalità organizzata. Gestendo in modo
occulto le nuove possibilità offerte dalla prostituzione online”, spiega l’associazione.
Business criminale
Un business criminale, quello della prostituzione coatta, che coinvolge stabilmente
90 mila donne schiavizzate. Il 10% minorenni, il 55% ragazze straniere. Provenienti principalmente dai paesi dell’Europa dell’Est e Africa. Cui si aggiungono 20 mila “operatrici occasionali” che
ricorrono al sesso via web solo in caso di necessità economiche. O per reperire soldi per
spese legate a viaggi, abbigliamento di marca, accessori griffati. Fortemente diversificate
le tariffe delle prestazioni. Si va dai pochi euro per una videochiamata erotica fino ai
500 euro ad ora delle escort che offrono “servizi” più esclusivi.
Emergenza
In tema di prostituzione coatta, un importante riconoscimento al ruolo rivestito in Italia dal Codacons è arrivato dall’Istat. Nel suo report sull’economia sommersa, cita più volte l’associazione dei consumatori come fonte dei dati utilizzati nello studio. Dimostrando come le indagini e le elaborazioni del centro studi Codacons siano diventate fonte di studio anche per l’istituto nazionale di statistica. E come l’associazione sia qualificata dall’ente come soggetto coadiutore per il perseguimento dei propri fini pubblici.