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L’orrore che separa i bimbi dai genitori

Negli Usa ancora 545 bimbi migranti separati dai genitori rimpatriati

Famiglie divise dal muro, bimbi vittime dell’ingiustizia più grave. Bimbi strappati ai genitori. A tre anni dalla stretta di Washington sull’immigrazione clandestina, sono ancora 545 i bambini rimasti soli in Usa dopo il rimpatrio dei loro genitori, in seguito al tentativo di varcare la frontiera tra Messico e Stati Uniti. E’ quanto emerge da una denuncia depositata dalla American Civil Liberties Union, una delle Ong che sta cercando di ricongiungere i minori alle loro famiglie, che non hanno più loro notizie da due o tre anni.

Nessuna notizia dei bimbi

Molti adulti erano stati respinti in Messico senza che le loro generalità fossero registrate. Ciò nella fretta di applicare la nuova politica di tolleranza zero inaugurata ufficialmente nell’aprile 2018. Ma di fatto avviata l’anno prima con un progetto pilota riservato. Nel frattempo, i loro figli erano rimasti nei centri di detenzione in territorio Usa. E, in mancanza di elementi per localizzare i loro genitori, a centinaia restano ancora negli Stati Uniti, presso famiglie affidatarie o lontani parenti.

Indignazione internazionale

La politica di separazione dei bambini dalle famiglie era stata interrotta da Donald Trump. Con un ordine esecutivo nel giugno 2018 in seguito all’ondata di indignazione internazionale. E, pare, le pressioni della first lady. Nel frattempo, riferisce l’Agi, 2.300 minori di età inferiore ai 12 anni erano stati allontanati dai loro genitori. Senza sapere se e quando li avrebbero mai rivisti. In assenza di una chiara strategia del governo, il compito di ritrovare i genitori era rimasto in un primo momento sulle spalle degli avvocati e delle Ong. Che hanno prestato assistenza ai minori non accompagnati rimasti sul territorio statunitense. In seguito i tribunali federali assegnarono all’American Civil Liberties Union e a un team di legali l’incarico ufficiale di portare a termine i ricongiungimenti. La maggior parte dei quali sono stati conclusi con successo.

Strumento di dissuasione

La separazione dai bambini era stata escogitata in modo deliberato come strumento per dissuadere i migranti dal varcare la frontiera. Il New York Times ha pubblicato il contenuto di una conference call tra l’allora ministro della Giustizia, Jeff Sessions e i procuratori. “Dobbiamo portare via i bambini“, aveva detto Sessions. “Se hanno a cuore i loro bambini, che non li portino, non daremo l’aministia alle persone con bambini” è invece un appunto preso da un magistrato che partecipò alla teleconferenza. L’allora viceministro della Giustizia, Rod Rosenstein, avrebbe invece sottolineato la necessità di separare i bambini dai loro genitori senza curarsi della loro età, anche qualora fossero piccolissimi.

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