In caso di violenze domestiche, avverte il vademecum dei Carabinieri, è importante rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare con qualcuno di ciò che avviene fra le mura domestiche. Ci si deve rivolgere alle forze dell’ordine oppure si può individuare una persona vicina con la quale si ha confidenza. Nella fase critica è importante individuare testimoni, se ci sono dei referti in casa vanno portati dove ci si reca per sporgere denuncia.
Violenze nascoste
Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) la violenza domestica è un fenomeno molto diffuso. Riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente una persona che fa parte del nucleo familiare. “Può portare gravi conseguenze nella vita psichica delle donne, degli uomini e dei bambini che la subiscono- sottolineano i Carabinieri nei loro consigli-. Perché può far sviluppare problemi psicologici come sindromi depressive, problemi somatici. E cioè tachicardia, sintomi di ansia, tensione, sensi di colpa e vergogna, bassa autostima, disturbo post-traumatico da stress e molti altri”.
Condizioni
Le condizioni di chi subisce la violenza sono tanto più gravi quanto più la violenza si protrae nel tempo. O quanto più esiste un legame consanguineo tra l’aggressore e la vittima. Dal punto di vista fisico le violenze domestiche possono generare gravi danni permanenti e portare difficoltà del sonno o nella respirazione. Le conseguenze della violenza domestica protratta nel tempo lasciano segni anche sul piano relazionale. Perché le vittime che la subiscono spesso perdono il lavoro, la casa, gli amici e le risorse economiche di sostentamento.
Paura o vergogna
Il fenomeno della violenza domestica risulta essere diffuso in tutti i paesi e in tutte le fasce sociali. Gli aggressori appartengono a tutte le classi e a tutti i ceti economici, senza distinzione di età, razza, etnia. Le vittime sono uomini, donne e bambini che spesso non denunciano il fatto per paura o vergogna. In una indagine Istat condotta su un campione di 25.000 donne tra i 16 e i 70 anni sono emersi dati allarmanti. Sono più di 6 milioni le donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito abusi fisici o sessuali nell’arco della loro vita. Sono 2 milioni le donne che hanno subito violenza domestica dal partner attuale o da un ex partner. Mentre 5 milioni di donne hanno subito violenza fuori dalle mura domestiche. Gli autori delle violenze sono sconosciuti (15,3%), o persone conosciute superficialmente (6,3%), a volte apparentemente insospettabili come amici (3%), colleghi di lavoro (2,6%), parenti (2,1%), partner (7,2%) o ex partner (17,4%).
Vittime
In realtà non è possibile sapere il numero esatto delle donne che hanno subito queste terribili esperienze. Perché questi dati sono relativi soltanto al numero esiguo di donne che hanno denunciato il fatto alle autorità. Si è stimato che oltre il 90% delle vittime non denuncia il fatto. Precisamente si è stimato che le donne che hanno subito una violenza da un “non partner” senza denunciare il fatto sono state il 96%. Mentre il 93% è la percentuale di donne che non ha denunciato la violenza subita da parte del partner.