Un sospetto atroce quello che attanaglia lo staff sanitario dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove un uomo in fase terminale è deceduto nelle scorse ore, assistito da sua figlia, a sua volta medico, alla quale era stato concesso di assisterlo nelle sue ultime ore. La donna, però, sarebbe stata trovata da un’infermiera di servizio con una siringa in mano, nonostante non fosse autorizzata a somministrare alcunché al paziente, già affidato ai medici del reparto di Medicina. L’uomo è deceduto poco dopo, una tempistica che ha immediatamente fatto scattare il sospetto di una eutanasia: in ospedale sono intervenute le Forze dell’ordine ed è stato subito effettuato una prima indagine del medico legale.
Indagini in corso
Per capire cosa sia davvero successo in quella stanza bisognerà attendere l’esito dell’autopsia. L’uomo soffriva di una grave patologia ed era stato comunicato alla figlia come non restassero ormai che poche ore prima del decesso. Il sospetto, però, è che la donna abbia proceduto con un’iniezione di un farmaco, forse un antidolorifico, probabilmente allo scopo di non far soffrire ulteriormente il genitore. Una dinamica che dovrà chiarire l’inchiesta aperta, che vede la donna indagata per il momento a piede libero. Comunque sia andata, pur medico, alla figlia dell’uomo non erano state concesse autorizzazioni a intervenire sulle cure, né tantomeno sulla somministrazione di farmaci. Una vicenda drammatica che la Procura avrà il compito di chiarire.