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Abusi su 13 adepti, incidente probatorio per il capo della setta

La procura di Firenze ha chiesto un incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza delle 13 presunte vittime del capo di una setta che si fingeva un demonio per schiavizzare gli adepti

Della setta lui era il capo e si fingeva satana per sottomettere gli adepti ad abusi sessuali e sopraffazioni. La procura di Firenze ha chiesto un incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza delle 13 presunte vittime di un 23enne di Prato. Il giovane รจ stato arrestato dalla polizia con l’accusa di essere capo di una setta. E di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali.

Richiesta del pm per le vittime della setta

Sulla richiesta avanzata dal pubblico ministero Angela Pietroiusti dovrร  adesso pronunciarsi il gip di Firenze. Per l’accusa Valdambrini, difeso dagli avvocati Sigfrido Fenyes e Pier Nicola Badiani, avrebbe convinto i suoi adepti, tra cui alcuni minorenni, di essere il diavolo. Incutendo cosรฌ in loro timore e soggezione. E costringendoli ad avere rapporti sessuali con lui. Diceva loro che tali pratiche sarebbero servite a superare “un blocco”. E a ottenere poteri soprannaturali necessari a salvare il mondo.

Totale obbedienza

Come ricostruisce TgCom24, il 23enne, facendo credere di avere poteri soprannaturali, avrebbe convinto gli appartenenti di essere dotato diย poteri soprannaturali,ย e di averli scelti perย salvare il mondo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, legava a sรฉ gli adolescenti attraverso un patto di totale obbedienza. Ricorrendo aย  trucchi di magia per persuaderli dei propri poteri. Al classico immaginario esoterico, univa suggestioni cinematografiche di facile presa sugli adolescenti. Come vampiri e lupi mannari. Per esempio, per convincerli della sua superioritร  e porli in uno stato di soggezione psicologica al fine di abusarne, avrebbe anche elaborato una sorta di rituale di resurrezione. Inscenando uno strangolamento da parte di un sodale. Al termine del quale la finta vittima si rialzava da terra fingendo di rimettersi a posto il collo. Tra i rituali messi in atto anche il โ€œmorso del vampiroโ€. Il โ€œretinaggioโ€ (invio di foto nude su whatsapp). O lo โ€œshiftingโ€, che gli consentiva di impersonificarsi in varie entitร , cambiando voce e comportamenti. Faceva anche inalare incensi, โ€œil sangue di dragoโ€. In modo da provocare mal di testa e spossatezza.

Abusi

Gli atti sessuali a cui sottoponeva gli adepti erano necessari, secondo la dottrina che professava, a liberare i demoni. Tutto iniziava con i primi approcci sui social e sulle chat di Whatsapp, e il presunto leader faceva credere ai giovani di essere dei โ€œpresceltiโ€ย che nelle vite precedenti avevano avuto un’altra identitร  (Amon, Atena, Banshee, Lilith, Le Sette Furie).ย I rituali terminavano, concludono gli inquirenti, quasi sempre con loย โ€œsblocco sessualeโ€,ย con cui i membri della setta venivano spinti ad avere rapporti.ย Grazie alle denunce di chi aveva abbandonato la setta, sono stati identificati anche i luoghi di ritrovo della setta: leย case โ€œlibereโ€ dei nonni,ย oppure ilย parco di Galcetiย o di Galciana e il cinema multisala di Prato.

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