Allarme in Kenya per il disegno di legge sull’aborto. Si tratta delle gravi questioni morali che toccano il diritto alla vita, la dignità di ogni persona umana, l’integrità della famiglia e l’educazione dei bambini. La Chiesa cattolica, mobilitata dalla Kenya Conference of Catholic Bishops (Kccb) sostiene che il disegno di legge è incostituzionale. L’episcopato del paese africano si oppone alla proposta di legge sull’assistenza sanitaria riproduttiva, presentato dalla senatrice di Nakuru, Susan Kihika.
Sos aborto in Kenya
La posizione della Chiesa è stata esposta all’agenzia Fides da padre Ferdinand Lugonzo, professore di Diritto Canonico alla Catholic University of Eastern Africa. Il religioso ha parlato davanti alla Commissione sanitaria del Senato presieduta dal senatore Michael Mbito. Padre Lugonzo ha ribadito che il disegno di legge è incompatibile con la costituzione, che abbraccia la dignità e il diritto alla vita che inizia al concepimento e termina con la morte naturale. Citando le sezioni 18, 23-30 della proposta di legge, che sanciscono l’uccisione del nascituro, padre Lugonzo ha osservato che si propongono pratiche di aborto contrarie agli articoli 26 della Costituzione del Kenya.
Insieme nebuloso
Il Reproductive Health Care Bill presuppone un insieme nebuloso di diritti, chiamati diritti riproduttivi. Essi “minano il diritto alla vita, protetto dall’articolo 26 della Costituzione del Kenya”. La proposta di legge in discussione, aggiunge a Fides padre Lugonzo, svaluta la santità della vita. Squalificando la posizione costituzionale, morale e scientifica secondo la quale la vita inizia al concepimento e termina con la morte naturale. Tentando di ridefinire quando la vita inizia. Nel processo di riproduzione assistita, migliaia di ovuli fecondati (embrioni) vengono scartati prima dell’impianto. “Questo è in realtà l’aborto e la negazione del diritto alla vita e alla dignità umana”, afferma padre Lugonzo
Fuorilegge
Questa svalutazione è discriminatoria e può condurre a costringere gli operatori sanitari ad andare contro la loro coscienza e a praticare aborti, limitando così la libertà di coscienza tutelata dalla Costituzione del Kenya. Padre Lugonzo precisa che il disegno di legge incoraggia l’eugenetica, cioè l’allevamento selettivo della popolazione umana. In questo modo, il disegno di legge cerca di cedere il passo all’aborto di bambini con disabilità e bisogni speciali. Questo è un male condannato nel 1945 dalle Nazioni Unite e dichiarato fuorilegge dal Processo di Norimberga. Dato che l’aborto e la scienza dell’eugenetica sono stati ritenuti crimini contro l’uomo e, la Chiesa cattolica in Kenya, ha chiesto al Senato di ritirare il disegno di legge perché non può essere emendato in alcun modo.