Un cacciatore vissuto più di 5.000 anni fa è la prima persona conosciuta ad essere morta a causa della peste. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell’Università Christian-Albrecht di Kiel, in Germania, analizzando il Dna dai denti e dalle ossa del cranio di quattro individui trovati nel sito di Riņņukalns, in Lettonia.
I resti, databili tra 5.300 e 5.050 anni fa, provenivano da una giovane donna, un bambino e due uomini, e sono stati portati alla luce in due scavi, uno nel XIX secolo e uno pochi anni fa. Il team di ricercatori ha esaminato il materiale genetico alla ricerca di segni di agenti patogeni noti. Tra questi ‘Y.pestis’, il batterio che causa la peste. E’ stato scoperto che uno degli uomini, tra i 20 e i 30 anni, era morto con una forma ormai estinta di peste nel sangue. Ulteriori analisi hanno rivelato che il ceppo probabilmente si è separato da tutte le altre forme di ‘Y.pestis’ circa 7.200 anni fa, rendendolo il primo ceppo conosciuto della peste, ed era chiaramente diverso da quelli trovati più tardi nel Neolitico e nell’età del bronzo.