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Trump ritwitta Vatican news con l’articolo sulla benedizione Urbi et Orbi. Intanto è scontro sulla riapertura delle attività

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“In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza”. Trump ritwitta un estratto della preghiera di Francesco fatta durante la benedizione Urbi et Orbi. Anche gli Usa, sono in grande difficoltà e la preghiera è una delle più forti ancore di salvezza, un rifugio per tanti nel quale trova pace e speranza.

Nel frattempo negli Usa

Aumentano i numeri dei contagiati e delle vittime da Coronavirus anche negli Usa. Nelle ultime 24 ore sono 345 le nuove vittime, un record da quando è scoppiata l’epidemia nel Paese. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University che parla di 18.000 nuovi contagi, portando il bilancio a quota 100.000 e sono il primo paese al mondo a toccare tale soglia. Secondo le statistiche della stessa università, i casi globali di Covid-19 sono 553.244 in 176 Paesi e regioni con 25.000 le persone morte a causa del covid 19, la maggior parte in Europa.

Gli Usa temono 200mila morti ma Ny non va in quarantena

Negli Stati Uniti il virus corre davvero veloce e si rischiano “Milioni di casi” di coronavirus e fino a 200.000 morti negli Stati Uniti. Anthony Fauci, il massimo esperto di malattie infettive americano e consulente della task force sul coronavirus, fa i conti su quanto potrebbe costare in termini di vite umane l’emergenza in atto. Una fotografia che sembra scontrarsi con la volontà di Donald Trump di riaprire l’economia, in tutto o almeno in parte, per Pasqua. Un obiettivo ‘ambizioso’ che non richiede alcuna quarantena per New York: così, dopo aver minacciato il blocco dello stato, il presidente americano ci ripensa e opta per un’allerta viaggi con la quale chiede ai residenti della Grande Mela, New Jersey e Connecticut di evitare tutti gli spostamenti non essenziali. “E’ in linea con quello che stiamo già facendo”, tagli a corto Andrew Cuomo, il governatore di quello stato di New York che è l’epicentro della crisi negli Stati Uniti con i suoi quasi 60.000 casi e 965 morti. Altri focolai importanti stanno scoppiando comunque anche a New Orleans, Chicago, in alcune aree della California e a Detroit.

In Florida si vieta l’affitto delle case vacanza

“Nessuna città scamperà il virus e tutte potrebbero avere un’epidemia simile a New York”, mette in guardia Deborah Birx, il medico membro della task force sul coronavirus della Casa Bianca. Alle prese con un balzo dei casi la Florida vieta l’affitto delle case vacanza e istituisce checkpoint al confine con l’Alabama per bloccare l’ingresso di chi arriva dalla Louisiana. Le violente critiche di Cuomo sono state uno dei motivi che hanno fatto cambiare idea a Trump sulla quarantena di New York, insieme ai possibili effetti che una tale decisione avrebbe potuto avere sui mercati finanziari. “La task force ha deciso all’unanimità contro la quarantena di New York”, spiega il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, assicurando che nonostante lo stop l’economia americana ripartirà e tornerà a crescere a tassi sostenuti. Ma l’unità di crisi sul Covid-19 è ora chiamata a decidere le prossime mosse.

 

 

 

Rossella Avella: