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Tra 50 anni più morti che vivi su Facebook

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Sembrerebbe un paradosso, eppure entro i prossimi 50 anni gli utenti morti su Facebook potrebbero superare quelli vivi. Il calcolo è frutto di una ricerca dell'Oxford Internet Institute sulla base di uno scenario che al momento risulta solo ipotetico. 

Le ipotesi

Nel 2100, spiegano i ricercatori, se il social network non attrarrà più iscritti e quindi non ci sarà un ricambio, almeno 1,4 miliardi di utenti saranno morti. E il 2070 sarebbe l'anno di non ritorno, quello in cui gli utenti ormai deceduti ma ancora iscritti su Facebook supereranno il numero di quelli vivi. Lo studio descrive anche un secondo scenario, meno paradossale e forse più realistico: quello in cui gli utenti continueranno ad aumentare di anno in anno del 13%: in questo caso, per i ricercatori dell'Oxford Internet Institute, entro il 2100 gli utenti “trapassati” saranno 4,9 miliardi. Secondo gli autori, “il vero numero quasi certamente è a metà dei due scenari”. Infatti attualmente la piattaforma fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg – che conta ben 2,2 miliardi di utenti – sta registrando una disaffezione da parte dei più giovani, ma non vero e proprio calo. La ricerca pone comunque l'attenzione sull'importanza dell'eredità digitale. Proprio Facebook di recente ha reso noto in un post ufficiale che, grazie ad un aggiornamento della gestione degli account, i siti dei defunti sono stati trasformati in “commemorativi”. L'azienda ha inoltre reso noto che da ora in poi userà l'intelligenza artificiale per individuare i profili delle persone che sono decedute ad fine di evitare macroscopiche gaffes, come il notificare agli amici il giorno del compleanno di qualcuno che non c'è più. 

Milena Castigli: