Per il Bolshoi e l’Opéra deve ancora imparare la tecnica classica e lavorarci quotidianamente, dato che al momento balla solo con sottofondi moderni. Però in futuro mai dire mai. Non stiamo parlando di un ballerino qualsiasi: il suo nome è Snowball ed è un pappagallo. Tra i giovani è molto popolare grazie ai video che lo immortalano durante i suoi balletti, ma è celebre anche tra i ricercatori delle più importanti università statunitensi. Visto che su di lui esiste una pubblicazione nella rivista Current Biology, firmata da un gruppo di neuroscienziati capitanati dallo psicologo Aniruddh Patel, che lavora alla Tufts University e ad Harvard.
Le considerazioni scientifiche
“Quello che ci sembra più interessante – spiega Patel – è la grande varietà di movimenti che il pappagallo cacatua fa a ritmo di musica”. Infatti se nei video di dieci anni fa alzava le zampe e muoveva la testa su e giù, nei nuovi filmati la fa ruotare, ondeggia da un lato all’altro e riesce perfino a coordinare il tutto con altri movimenti sincroni, come quelli delle zampe, senza essere mai stato sottoposto ad un vero e proprio addestramento. Ogni balletto dura 3-4 secondi e cambia ogni volta che varia il tono della musica, un probabile segno di flessibilità e forse di creatività. Meraviglia e mistero della natura che la scienza proverà a spiegarci. I ricercatori ritengono che le doti di questi pennuti potrebbero derivare da alcuni tratti che condividono con gli umani: l’apprendimento vocale, la capacità di imitare movimenti non verbali, la tendenza a formare legami sociali stabili nel tempo, la capacità di apprendere complesse sequenze di azioni e infine l’attenzione per gli atti comunicativi espressi dai movimenti del corpo. A conferma di questa tesi c’è il fatto che Snowball non è il primo pappagallo ballerino. Però senza dubbio il più famoso.