Pioggia, vento, fulmini, nuvole che oscurano i caldi raggi solari. Si tratta di fenomeni atmosferici che, positivamente o negativamente, influenzano per alcuni aspetti la nostra vita e, nel caso ci si preparasse ad andare in vacanza, anche il nostro umore. Chi può dire di non aver consultato i siti di previsioni meteo almeno una volta prima di partire per viaggio? Ma soprattutto, chi non ha sperato che fossero “azzeccate“?
Nuove tecnologie
Grazie alle nuove tecnologie che sono state presentate nel corso di Living Planet, la più grande conferenza sull'osservazione della Terra organizzata a Milano dall'Esa, l'Agenzia spaziale europea, con il supporto dell'Asi, l'Agenzia spaziale italiana, sono state presentate nuove tecnologie satellitari che permetteranno – grazie allo studio dei venti, all'analisi della composizione delle nuvole e al monitoraggio dei fulmini in tempo – di avere delle previsioni meteo sempre più accurate e precise.
La missione Aelous
Il primo passo in questa direzione è stato compiuto il 23 agosto 2018, giorno del lancio del satellite Aeolus dell'Agenzia spaziale europea. Il suo compito è quello di studiare gli effetti dei venti sull'ambiente e sul clima. Non a caso gli è stato dato il nome di una divinità ellenica: nella mitologia greca, Eolo era infatti il dio dei venti. Il satellite, nello specifico, utilizzando dei fasci di luce laser è in grado di analizzare nel dettaglio masse d'aria in movimento, permettendo così ai meteorologi di fare delle previsioni a medio termine più accurate.
Mappe mai viste finora
Il responsabile di ricerca e sviluppo spazio di Leonardo, Marco Molina, ha dichiarato che le “prime mappe prodotte da Aeolus sono qualcosa che i meteorologi non avevano mai visto finora. La grande sfida tecnologica era quella di produrre le ottiche dello strumento in modo da controllare l'inevitabile degrado causato dai raggi Uv – ha spiegato -. I dati che ci arrivano dall'orbita stanno definendo il trend di questo degrado che sarà il parametro su cui saranno progettate le future missioni“.
Aeolus parla anche italiano
Il cacciatore dei venti, così come viene chiamato il satellite, ha dei componenti anche italiani. Infatti, è nello stabilimento della Leonardo di campi di Bisenzio che è stato prodotto il trasmettirore laser nell'ultravioletto, il più potente mai realizzato per lo spazio.