I primi astronauti per la nuova stazione spaziale cinese sono partiti per la più lunga missione con equipaggio del Paese fino ad oggi, un passo fondamentale per Pechino per proporsi come una grande potenza spaziale. A 10 minuti dal lancio, il Long March-2F ha raggiunto l’orbita e la navicella Shenzhou-12 s’è separata dal razzo.
Tre mesi in orbita
Nella cerimonia prima del decollo, i tre astronauti, già indossando le loro tute spaziali, hanno salutato una folla di sostenitori e di operatori spaziali, che hanno cantato la canzone patriottica “Senza il Partito comunista cinese, non ci sarebbe una nuova Cina”, tra il buon auspicio e la spinta motivazionale. Il comandante della missione è Nie Haisheng, un pilota dell’aeronautica militare dell’Esercito popolare di liberazione che ha già partecipato a due missioni spaziali. Appartengono alle forze armate anche gli altri due astronauti, Liu Boming e Tang Hongbo: il primo è un veterano, il secondo è invece all’esordio.
Nella stazione Tiangong i 3 resteranno tre mesi per condurre esperimenti, testare attrezzature e preparare la stazione per l’espansione prima che due nuovi moduli siano lanciati il prossimo anno.
Il lancio del Long March-2F
Dopo circa 10 minuti dal lancio, il Long March-2F ha raggiunto l’orbita e la navicella Shenzhou-12 si è separata dal razzo. L’emittente statale Cctv ha mostrato le immagini in diretta dall’interno del veicolo spaziale, con i tre astronauti che sollevavano le visiere del casco e uno che sorrideva e salutava la telecamera.
“Secondo le stime del centro di controllo aerospaziale di Pechino, il razzo Long March-2F ha inviato il veicolo spaziale con equipaggio Shenzhou-12 nell’orbita prestabilita”, ha affermato Zhang Zhifen, direttore del centro di lancio del satellite Jiuquan. “I pannelli solari si sono aperti con successo e ora possiamo affermare che il lancio di Shenzhou-12 è stato un completo successo”.