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Nel 2037 ci saranno più e-bebé di quelli “tradizionali”: ecco chi sono

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Nel 2037 gli “e-bebè” saranno più di quelli nati da genitori “tradizionali”. No, non stiamo parlando di bimbi “su misura” grazie a test sul Dna né tanto meno di neonati con un indirizzo email personale appena usciti dal grembo materno (ma la notizia non stupirebbe più di tanto). Parliamo invece di un fenomeno recente: di bambini nati da coppie che si sono conosciute online, tramite siti di incontri e applicazioni specifiche per allargare il proprio cerchio di conoscenze. A dirlo è una proiezione realizzata dall'Imperial College Business School di Londra per il sito di appuntamenti online eHarmony. Lo studio è stato condotto partendo dai dati di un sondaggio condotto dallo stesso portale su 4.008 adulti del Regno Unito e dai tassi di natalità dell'Organizzazione mondiale della sanità. 

E-baby

“Donne e buoi dei paesi tuoi”? Per i buoi non è dato sapere, ma per le donne il detto non funziona più. Se le cose dovessero rimanere allo stato attuale, infatti, il sorpasso dei bimbi arriverà tra poco meno di 20 anni, quando più della metà delle coppie si incontrerà nella rete. Basta inviti a cena o a teatro: il locale notturno, la festa dagli amici, la gita al mare non vanno più di moda: forse, sono troppo faticosi e dispendiosi rispetto a un click dalla sedia di casa. Il “meetic” – fenomeno sociale che prende il nome da uno dei siti di incontri più noti al mondo – sembrerebbe essere inarrestabile. Il perché di questa probabile vittoria? La selezione naturale “facilitata”. I siti di incontri permettono infatti sia di conoscere molte più persone di quelle che potremmo fare viaggiando fisicamente, sia di fare una “cernita a monte” (termine poco elegante ma azzeccato) dei potenziali partner secondo criteri soggettivi. Non solo età, titolo di studio e lavoro (come un tempo) ma anche aspetto fisico, interessi musicali, sport praticati, gusti alimentari, idee politiche, figli e/o matrimoni pregressi, protesi ai denti, colore dei calzini… fino all'intramontabile “amante degli animali”. Una rivoluzione della sfera sociale che amplifica esponenzialmente la possibilità di incontrare un nuovo partner o nuovi amici a costi molto contenuti. La certezza di incontrare “l'anima gemella”, però, non può assicurarcela nessuna intelligenza artificiale, per quanto evoluta sia. Tutto questo “navigare” virtualmente senza mai incontrare-parlare-conoscere fisicamente nessuno, rischia di produrre molta più solitudine di quanto si pensi.

 

 

 

Milena Castigli: