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Sei nuovi mondi danzano attorno al loro sole

Logo Interris - Cambiamento climatico: ma il sole dove l’abbiamo dimenticato?

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Osservato uno strano sistema planetario distante 200 anni luce, nella costellazione dello Scultore: è formato da sei mondi, cinque dei quali si muovono in risonanza, con un’inusuale danza celeste intorno a una stella più piccola e fredda del Sole. 

La scoperta, che potrebbe rivoluzionare la teoria di formazione dei pianeti, è pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics – e pubblicato da ansa.it – si deve alle università svizzere di Ginevra e di Berna ed è coordinata dall’astrofisico Adrien Leleu, del Centro per lo spazio e l’abitabilità (Csh) dell’università di Berna e ricercatore del programma Cheops dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Le caratteristiche del nuovo Sistema Solare

A differenza di quanto accade nel Sistema Solare, nel sistema Toi-178 i pianeti gassosi più rarefatti si trovano più vicini alla loro stella rispetto ai pianeti con densità più alte, comparabili alla Terra.

I sei pianeti orbitano intorno alla loro stella molto più vicino e molto più velocemente di quanto non faccia la Terra col Sole. Il pianeta più veloce, il più interno, completa infatti un’orbita in appena un paio di giorni, mentre il più lento impiega circa venti giorni. Nessuno di loro si trova nella cosiddetta zona abitabile della stella, a una distanza tale cioè da avere acqua allo stato liquido e avere in questo modo condizioni favorevoli alla vita.

Una danza che solleva dubbi

Secondo gli astronomi, i pianeti seguono nelle loro orbite schemi ripetitivi, come in una danza ritmica, che porta cinque di loro ad allinearsi con regolarità dopo avere completato un certo numero di orbite. Questo risultato, spiegano gli autori dello studio, solleva dubbi sul fatto che il Sistema solare sia il modello planetario di riferimento nel cosmo.

Serena Livoli: