L’Elefante Africano di Savana, il cui nome scientifico è Loxodonta Africana, è diffuso il 37 paesi africani ed in molteplici habitat, quali ad esempio: zone umide, boschi, praterie, foreste e terreni agricoli.
Le peculiarità dell’elefante africano
Secondo molteplici studi scientifici esso è ritenuto il più grande animale terrestre vivente, con una dimensione che nei maschi più grandi può raggiungere un’altezza di quasi 4 metri e 6,5 metri di lunghezza con un peso che si aggira mediamente, per quanto concerne gli esemplari maschi, fra i 3800 e i 5100 kg con punte di esemplari capaci di raggiungere le 8 tonnellate di peso. In seconda istanza, in riguardo agli esemplari femmina, è utile sottolineare che le stesse hanno un peso medio che si aggira attorno alle 3,5 tonnellate ed hanno una gestazione di notevole durata pari a 22 mesi, ma quale risulta essere la più lunga in assoluto tra le diverse specie di mammiferi e, nella maggior parte dei casi, da alla luce un solo cucciolo che in genere raggiunge i 120 kg di peso e la lunghezza di 1,20 metri. Una peculiarità di questi animali è il nucleo della loro società che è rappresentato dall’unità familiare guidata da una matriarca, ossia la femmina più anziana del branco, la quale comprende diverse femmine adulte e i loro cuccioli.
Il rischio di estinzione
A partire dal 2004, questa specie animale è stata inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura in quanto e minacciato di estinzione dal bracconaggio per le zanne di avorio e dalla distruzione del proprio habitat. A titolo esemplificativo si pensi che, tra il 2003 e il 2015, sono stati uccisi per il bracconaggio oltre 14.500 elefanti africani