Un uomo che cercava rocce rare vicino Londra (in Gran Bretagna) ha fatto una scoperta a dir poco sensazionale. Ecco di cosa si tratta.
Joe Davis, paesaggista e capo ricerca per il Leicestershire e Rutland Wildlife Trust, nella Riserva Naturale di Rutland, a circa 120 chilometri a Nord di Londra, è decisamente un uomo fortunato.
Ha infatti recentemente fatto una scoperta a dir poco sensazionale e che ha fatto, inoltre, del tutto casualmente. “Si tratta di una scoperta davvero senza precedenti e una delle più grandi scoperte nella storia paleontologica britannica” l’ha definita il capo degli scavi Dean Lomax durante un intervento all’Università di Manchester, come riporta LiveScience.
Una scoperta sensazionale
Il fortunato ricercatore stava passeggiando con il collega Paul Trevor per la riserva per una ricognizione sul territorio, quando ha notato nel terreno delle curiose “sporgenze“, come l’ha descritte Davis stesso.
Incuriosito, ha osservato meglio quelle “pietre” simili a rocce o a tubi di argilla che sporgevano dal fango. Il periodo della scoperta non è stato secondario: i due ricercatori hanno trovato quelle strane rocce dopo una lunga siccità sulle sponde del lago della riserva, che a causa del caldo aveva registrato un importante calo del livello dell’acqua, mettendo a nudo parte della riva normalmente sommersa da acqua e fango.
Ad un’indagine più ravvicinata, ecco che quelle “rocce” sembravano ricomporre una sorta di scheletro. Non si trattava infatti di sassi ma di un’importantissima scoperta paleontologica. La paleontologia è la branca delle scienze naturali che studia gli esseri viventi vissuti nel passato geologico e i loro ambienti di vita sulla Terra.
“Abbiamo seguito quella che sembrava indiscutibilmente essere una spina dorsale – racconta Joe Davis – e Paul Trevor ha scoperto qualcosa più avanti che avrebbe potuto essere una mascella. Non potevamo crederci”, sono state le prime parole del ricercatore alla stampa.
Le dimensioni esagerate hanno subito fatto immaginare che si trattasse di un dinosauro. Gli scavi sono andati avanti per mesi e l’équipe di paleontologi ha potuto fare chiarezza. Non si tratta di un dinosauro ma di un mostruoso “drago marino” che vanta la misura impressionante di oltre dieci metri di lunghezza.
Per l’esattezza: i due ricercatori si sono imbattuti nei resti scheletrici perfettamente conservati dal fango di un ittiosauro, un rettile marino preistorico, che nuotava nei mari quando i dinosauri erano ancora vivi, circa 180 milioni di anni fa. Doveva essere simile nell’aspetto a un delfino: nuotava e respirava aria. Ma molto più grande.
La scoperta ha avuto del sensazionale: l’ittiosauro scoperto per caso, infatti, rappresenta il fossile più grande e completo del suo genere mai scoperto nel Regno Unito. Davvero un giorno fortunato per i due ricercatori.