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Kenya: rischio estinzione per la giraffa bianca

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La bieca crudeltà umana sembra non avere limite. Anche uno degli ultimi esemplari della rara giraffa bianca è stato criminalmente ucciso, mentre il suo cucciolo, anch’esso giovane esemplare bianco, è dovuto morire di stenti.

Cosa è successo

Il Kenya Wildlife Service era stato allertato dai dipendenti della riserva proprio perché da tempo si erano perse le tracce dei due esemplari. Ne rimane oggi solo uno al mondo, di sesso maschile, primogenito della stessa giraffa uccisa. I bracconieri responsabili dell’accaduto non sono ancora stati identificati ma la Kenya Wildlife Society, il principale ente di conservazione nello stato dell’Africa orientale, sta indagando sull’accaduto. La carcassa dell’animale, le cui ferite da arma da fuoco risalgo a 4 mesi fa, è stata rinvenuta dai Rangers del Ishaqbini Hirola Community Conservancy in un villaggio della contea di Garissa, nel nord est del Kenya.

Le giraffe si stanno estinguendo

Negli ultimi trent’anni la popolazione delle giraffe si è ridotta del 40%, ma nonostante ciò il bracconaggio non accenna a diminuire. Secondo la International Union for the Conservation of Nature (IUCN), gli esemplari liberi in natura sono passati dai circa 155.000 del 1985 ai 68.000 nel 2019, un dato che evidenzia un allarmante trend negativo. La minaccia principale per questa specie è la perdita del suo habitat naturale, provocata in parte da un aumento della popolazione umana che modifica l’ambiente in favore dell’agricoltura, e in parte dagli effetti del climate change. Le cause, seppur di origine diversa, sono riconducibili all’aumento della concentrazione di carbonio nell’atmosfera e negli oceani. Un aumento che, per la prima volta in miliardi di anni, si configura come anomalo, e a causarlo è l’essere umanoSecondo un recente studio del Wwf, negli ultimi 40 anni l’uomo ha eliminato il 60% delle specie viventi del pianeta e il trend cresce di pari passo con l’aumento di Co2. Secondo Science Advance perdiamo oltre tremila specie ogni anno (tre ogni ora) con un tasso di estinzione cento volte più elevato del normale, mentre il numero di esseri umani sulla Terra continua a crescere, al contrario di tutti gli altri mammiferi. Un’ecatombe senza fine, causata da mani umani e da volti che si girano dall’altra parte per non guardare, per non dolersene.

Gianpaolo Plini: