La Commissione Ue, riunita a Bruxelles, ha fissato i paletti per l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) in Europa: saranno vietati – scrive Ansa – tutti i sistemi ritenuti “una chiara minaccia per la sicurezza, i mezzi di sussistenza e i diritti delle persone”, come i sistemi di “punteggio sociale”.
Stretta anche verso le applicazioni ad alto rischio che, si legge nella proposta di legge della Commissione Ue pubblicata oggi, “saranno soggette a severi obblighi prima di poter essere immessi sul mercato”. Secondo il documento, le aziende che non si conformeranno alle norme Ue potrebbero incorrere in sanzioni fino al 6% del loro fatturato.
Ue: “Riconoscimento volti possibile solo per sicurezza”
La Ue dà un deciso stop alla pratica del riconoscimento facciale in pubblico. L’uso dei sistemi di identificazione biometrica negli spazi pubblici “è vietato in linea di principio”. “Tutti i sistemi di identificazione biometrica sono considerati ad alto rischio e soggetti a severi requisiti”, sottolinea l’esecutivo Ue, specificando che, in caso di deroga, l’utilizzo “è subordinato all’autorizzazione di un organo giudiziario o indipendente e ad opportuni limiti di tempo e spazio”.
Le eccezioni ammesse sono limitate e riguardano la lotta contro il terrorismo, la tutela della sicurezza o le ricerche di un minore scomparso, si legge in conclusione della proposta di legge sull’AI presentata dalla Commissione Ue. Insomma, la privacy deve essere tutelata.