Il lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus ha portato non pochi sacrifici agli esseri umani, con ricadute economiche e psicologiche spesso pesanti, ma evidenti benefici all’ambiente, in tutto il mondo. Il blocco delle attività industriali ha infatti abbassato il livello di inquinamento in modo tangibile: l’aria è più pulita e “trasparente”, l’acqua più limpida e gli animali si spingono in zone normalmente occupate dall’uomo, come i centri abitati o i luoghi di villeggiatura.
Lupo nel Salento
Ne è un esempio il lupo già ripetutamente avvistato nel Salento, un animale che mancava nella zona dalla prima decade del ‘900. Da qualche settimana, però, gli avvistamenti e le segnalazioni sono sempre più frequenti. L’ultima sua apparizione ha del sorprendente: nelle scorse ore dei pescatori dilettanti hanno visto il lupo mentre si bagna le zampe sulla battigia della spiaggia leccese, ancora poco frequentata. Nel video si vede il lupo che, dopo aver messo le zampe a mollo, cammina incuriosito sulla riva incurante della (poca) presenza umana mentre i testimoni si invitano “a non guardarlo negli occhi” per non farlo innervosire. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le prime ha segnalato la ritrovata presenza della specie, si tratta di una ulteriore prova inconfutabile che questo canide selvatico scomparso si sia ripreso a fatica i suoi spazi e che la fortuna di averlo ritrovato deve indurci alla massima cautela per la sua tutela e protezione.