E’ profondo rosso per il turismo e per gli albergatori italiani. Nel mese di giugno infatti il settore turistico alberghiero ha registrato un calo record: l’80,6% in meno di clienti rispetto a giugno 2019. Un buco nero di assenze mai vissuto nel Belpaese dal dopoguerra ad oggi. Lo rileva l’osservatorio dalla Federalberghi nel suo “barometro” sul turismo. L’osservatorio monitora mensilmente un campione di circa duemila strutture alberghiere. Il 2020 era iniziato con un aumento delle presenze a gennaio rispetto all’anno precedente (+3,8% per gli stranieri e +4,8% per gli italiani). Ma – rileva l’associazione – con l’avanzare dei contagi il turismo è stato il primo settore a bloccarsi con un tracollo delle presenze, del traffico aeroportuale e degli occupati.
Gli altri settori del turismo in crisi profonda
Praticamente paralizzati i flussi dall’estero, -93,2%. In forte calo anche le presenze dall’interno: -67,2%. Non sono rosee neppure le previsioni per luglio: l’83,4% delle strutture alberghiere prevede fatturati più che dimezzati. Drammatiche le ripercussioni sul lavoro: a giugno sono stai persi 110mila posti stagionali e temporanei di varia natura (-58,4%). Per l’estate sono a rischio 140mila posti temporanei. “La burrasca del Covid-19 è ancora in corso e continua a flagellare il sistema dell’ospitalità italiana”. Con queste parole, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta i dati dell’osservatorio Federalberghi. Per quanti, nonostante la crisi, non rinunciano alle vacanze, Federalberghi ha stilato uno strumento prezioso. Si tratta del manuale “Accoglienza Sicura” che illustra le soluzioni utilizzabili all’interno delle strutture turistico ricettive al fine di prevenire la diffusione del virus SARS-CoV-2, per offrire adeguata protezione agli ospiti e ai collaboratori. Qui sotto il documento leggibile.