Mika, dopo l’incendio devastante che ha colpito la sua città natale, ha detto: “Dopo tutti gli anni di guerra civile, crisi finanziaria e sconvolgimenti politici, la notizia dell’esplosione a Beirut è stata tragica. Il mio cuore si è spezzato pensando alle famiglie che hanno perso le loro case, i loro mezzi di sussistenza e i loro cari in questa catastrofe. Voglio fare qualcosa per aiutare in ogni modo possibile. Questo è il motivo per cui ho organizzato un concerto in live streaming per aiutare il Libano. Beirut ne ha passate tante e la resilienza e la forza del popolo libanese sono innegabili. Non ho dubbi che la città si riprenderà ancora una volta. Beirut è il luogo della mia nascita, è parte di me e sarà sempre nel mio cuore.’Io ❤️ Beirut’”.
I particolari del concerto
“I love Beirut”, il concerto organizzato dal noto cantante libanese, andrà in live streaming il 19 settembre, in quattro fusi orari, per aiutare le persone colpite dall’esplosione dello scorso 4 agosto nella capitale libanese. I biglietti sono acquistabili a 10 € sulla piattaforma Ticketmaster. Questi permettono l’accesso via YouTube al concerto che inizierà alle 21, orario italiano, sabato 19 settembre. I proventi raccolti sosterranno gli enti di beneficenza che aiutano le persone colpite a Beirut. “I Love Beirut” collabora con GoFundMe, per effettuare donazioni aggiuntive a favore della Croce Rossa Libano e di Save the Children Libano. Per l’acquisto: https://www.universe.com/events/i-love-beirut-mika-stages-a-live-stream-concert-in-aid-of-beirut-eur-tickets-5Q9MGV?irgwc=1&utm_source=1995100-SETicketmaster&utm_medium=affiliate&utm_campaign=1995100&awtrc=&clickId=UwMyXySDWxyORwlwUx0Mo3EFUkiXiuzXixr71k0
Mika, ieri, ospite in collegamento nel programma Domenica In, ha detto “Siamo partiti dall’idea di realizzare un concerto con cinque telecamere e siamo arrivati a mettere in piedi uno show che coinvolge 10 paesi con 12 troupe diverse, con una squadra di oltre 300 persone. Sono nato a Beirut nel 1983, durante la guerra civile”. Il cantante ha raccontato a Mara Venier: “Quando avevo un anno e mezzo la mia famiglia si è trasferita a Parigi, ma questa idea di essere libanesi è rimasta profondamente nella nostra casa. Ho il passaporto Usa, sono cresciuto tra Londra e Parigi, ma ho sempre mantenuto il filo rosso con il Libano: la mitologia di Beirut è da sempre presente nella nostra famiglia, fa parte della mia identità ed è una grande fonte di ispirazione per il mio lavoro”.
L’idea iniziale, ha precisato Mika: “è stata prendere la gente di tutto il mondo e portarla a fare un viaggio, partendo da qui, in Toscana, tra il Messico, Los Angeles, New York, Roma e soprattutto dentro Beirut, nelle case distrutte, nelle strade. È la prima volta che si organizza un evento del genere. Sarà qualcosa di ancora più bello di prima della quarantena”.