Gli Stati Uniti hanno dovuto affrontare negli ultimi due secoli cicloni dalla potenza devastante senza precedenti. Ecco i 7 peggiori
Katrina, Sandy, Andrew, Camille, Harvey…Non sono solo donne e uomini, ma anche i nomi con i quali sono stati designati alcuni degli eventi climatici estremi più devastanti di sempre: i cicloni.
Cosa è un ciclone in meteorologia? Il termine ciclone indica una zona atmosferica di bassa pressione caratterizzata da un vortice atmosferico, che ruota in senso antiorario nell’emisfero boreale e in senso orario nell’emisfero australe, a cui tipicamente è associato un forte maltempo (con temporali, piogge e vento fortissimi) causa spesso di morte e distruzione.
I sette cicloni Usa più devastanti di sempre
Perché si chiamano proprio cicloni? Il termine – che deriva dal greco “cerchio, giro” – fu coniato a metà del 1800 dall’ispettore marittimo britannico di stanza in India, Henry Piddington, appassionato di meteorologia.
Questi, nel 1853 scrisse una relazione indirizzata al governatore per denunciare il pericolo di cicloni al progetto port Canning della Compagnia delle Indie, sul golfo del Bengala. Purtroppo, nessuno prese in considerazione il suo allarmismo e la nuova città venne inaugurata nel 1864. Ma tre anni dopo fu travolta dall’onda di marea del ciclone e l’anno seguente abbandonata. Oggi è un modesto porto fluviale.
Nel corso degli anni, centinaia di cicloni si sono abbattuti sugli Stati Uniti a causa della conformazione del continente nord americano. Alcuni sono passati inosservati, ma altri sono passati alla storia per la loro forza distruttrice. Ecco quali quali sono stati quelli i sette più devastanti, partendo dal più debole – si fa per dire – al peggiore mai registrato.
1 – Sandy. Nel 2012 l’uragano Sandy colpisce Giamaica, Cuba, Bahamas, Haiti, la Repubblica Dominicana e la costa orientale degli Stati Uniti, causando, solo negli States, oltre 130 morti. Quaranta vittime si contano a New York, e negli Usa i danni economici ammontano a circa 63 miliardi di dollari.
2 – Katrina. È il 23 agosto 2005 quando l’uragano Katrina si forma come depressione tropicale 12 sopra la parte sudorientale delle Bahamas. Qualche giorno più tardi, la tempesta devasta il Sud degli Stati Uniti, diventando uno degli uragani più gravi della storia del Paese in termini di danni economici e dal punto di vista delle vittime. Le maggiori perdite di vite e di danni alle infrastrutture si registrano a New Orleans, in Louisiana, completamente inondata. Oltre 1.800 le vittime, 100 miliardi di dollari stimati in danni economici.
3 – Andrew. Ribattezzato “il terribile Andrew”, nel 1992 l’uragano di categoria 5 colpisce le Bahamas e gli Stati Uniti, provocando la morte di 65 persone e danni pari a circa 20 miliardi di euro odierni, la maggior parte nella Florida meridionale. Prima di Katrina, Andrew deteneva il record di disastro naturale più costoso della storia a stelle e strisce.
4 – Camille. Nell’estate del 1969 l’uragano Camille (di categoria 5) causa danni enormi in molti Stati, soprattutto in quelli meridionali, provocando diverse vittime con venti che raggiungono i 300 km/h.
5 – Labor day. Quello del Labor Day è l’uragano più intenso mai registrato negli Stati Uniti, che nel 1935 devastò le Florida Keys, provocando centinaia di vittime. Assieme a Camille e Andrew, l’uragano del Labor Day è uno dei tre uragani di categoria 5 secondo la scala Saffir-Simpson.
6 – L’uragano Okeechobee. Noto anche come uragano San Felipe Segundo, è il ciclone tropicale ad aver causato il maggior numero di vittime nella storia degli Stati Uniti dopo quello di Galveston, provocando oltre 4000 morti. Nel 1928 la tempesta distrusse case ed edifici e nella sola città di South Bay annegarono 2.500 persone.
7 – Galveston. Siamo in Texas, nel 1900. L’uragano di Galveston è ricordato come il fenomeno ciclonico più devastante della storia degli Stati Uniti. Oltre a distruggere completamente la città, provocò oltre 8.000 vittime.