Elon Musk ha rinunciato all’acquisto di Twitter. Il patron di Tesla, come comunicato dal suo team legale, ha infatti messo fino all’operazione da 44 miliardi di dollari. Musk, prima di finalizzare l’acquisto, aveva chiesto al social network di provare che i profili fake fossero meno del 5%. Cosa che evidentemente Twitter non ha fatto.
Le motivazioni di Musk
Secondo una lettera inviata da un avvocato del miliardario all’ufficio legale della società, di cui la Sec ha ricevuto una copia, “Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali” e non ha fornito le “informazioni commerciali richieste”.
“A volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili”, si legge ancora.
Secondo il legale, Twitter dunque avrebbe violato “in modo sostanziale molteplici disposizioni dell’accordo”, in particolare relativamente alla richiesta di “fare una valutazione indipendente sulla presenza di account falsi o spam”, inoltrata il 25 maggio.
Ma Twitter non ci sta
Il social, da parte sua, continua a ribadire che gli account spam o falsi sono il 5% del totale, mentre Musk resta convinto che siano molti di più. All’annuncio del “No” di Musk alla maxi operazione milionaria, Twitter non si è rassegnato. E ha annunciato che avvierà un’azione legale affinché il miliardario americano completi l’acquisizione. L’azienda si dice “fiduciosa” della vittoria. Vedremo chi alla fine la spunterà.