Alle 9.50 del 23 settembre, con l'equinozio di autunno diciamo – almeno per il 2019 – addio all'estate e diamo il benvenuto alla stagione autunnale. Anche Google ha deciso di dedicare un Doodle al cambio di stagione. Al centro di una pagina bianca del pricipale motore di ricerca, proprio sopra la barra in cui inserire gli argomenti che ci interessano, campeggia un rettangolo dai colori scuri, con al centro la Terra che sembra dormire beata, attorniata da quello che è l'elemento caratteristico della nuova stagione dell'emisfero boreale: le foglie che cadono dagli alberi.
Che cosa è l'equinozio
L'equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore. Esso ricorre due volte l'anno e in quel momento la durata del giorno e della notte sono uguali, in quanto i raggi solari arrivano perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra. Gli equinozi si verificano a marzo e settembre del calendario civile; insieme ai solstizi, marcano il momento di avvicendamento delle stagioni astronimche sul nostro pianeta. Nell'emisfero boreale, l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l'estate e introduce l'autunno. Viceversa accade nell'emisfero australe, dove l'autunno inizia con l'equinozio di marzo e la primavera con quello di settembre.
L'equinozio di autunno
L'equinozio d'autunno cade nel periodo compreso fra il 21 e il 23 settembre, anche se raramente avviene il 21 e il 24 a causa della differenza fra la durata dell'anno di 365 giorni prevista dal calendario Gregoriano e il tempo effettivo che la Terra impiega a girare intorno al Sole, pari a 365 giorni , 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Si calcola che nel XXI secolo l'equinozio d'autunno cadrà il 21 settembre nel 2092 e nel 2096, mentre è avvenuto il 24 settembre nel 1931 e il prossimo è atteso nel 2303.