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Dal sindaco che piange all’infermiera stremata: le immagini dell’Italia che commuovono il mondo

C’è l’arcivescovo che prega la Madonnina sul punto più alto di Milano, il sindaco di Bari che piange passeggiando per le vie di una città spettrale. Negli ospedali, dove la situazione è più critica, commuove la foto di un’infermiera sfinita. Si potrebbe raccontare l’emergenza da Covid-19 in mille modi: quello più immediato è fatto da immagini. Così noi di Interris.it vogliamo raccontarvi il Paese contagiato dal Covid-19: tasselli di un’Italia fragile, ma che non si ferma e conta di ripartire più forte di prima.

La foto dell’infermiera di Cremona stremata dal lavoro – Foto © Ansa / Twitter

Il pianto del sindaco di Bari

Ha la voce rotta dopo una giornata di intenso lavoro, il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Eppure, uscito dall’ufficio, si trova davanti un centro storico vuoto. Saracinesche chiuse, clima spettrale. Il primo cittadino guarda alla sua città e fatica a credere cosa sta accadendo: “Il problema non è ammalarsi. Il problema è evitare il picco per evitare che persone che necessitano della terapia intensiva possano accedere ai posti letto” dice in una diretta via Facebook, specificando che le terapie intensive non servono solo per i contagiati, ma anche per coloro che hanno un infarto o possono essere vittima di un incidente. A Bari solo nella giornata di martedì sono stati effettuati oltre cento controlli per strada. Alla fine, Decaro non riesce a trattenere le lacrime di dispiacere: “In questi anni abbiamo fatto tanti sacrifici per riuscire a far rivivere la città, a portare tanti turisti – dice con voce rotta – però sono sicuro che ce la faremo, ci riusciremo. Dobbiamo avere fiducia e recupereremo tutto quello che abbiamo fatto in questi anni”.

Bar e ristoranti chiudono alle 18. È difficile ma serve a tutti.

Pubblicato da Antonio Decaro su Martedì 10 marzo 2020

L’arcivescovo implora la Madonna

Ha commosso i milanesi e l’Italia intera l’immagine dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, inginocchiato al cospetto della Madunina, la Vergine simbolo della città meneghina, mentre prega la sua intercessione per gli abitanti e tutta la diocesi ambrosiana. “O mia bela Madunina che te dominet Milan” inizia “preghiera a Maria ai piedi della Madonnina nei giorni tribolati di questo coronavirus” fatta dall’arcivescovo: “Conforta coloro che più soffrono nei nostri ospedali e nelle nostre case”, “sostieni la fatica dei tuoi figli impegnati nella cura dei malati”; “infondi sapienza nelle decisioni“; “aiutaci a rifiutare le immagini di un Dio lontano, indifferente, vendicativo”; “non permettere che noi ci dimentichiamo di coloro che soffrono vicino e lontano per l’assurdità della guerra, l’ingiustizia della miseria”.

L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, prega al cospetto della Madunina – Foto © Ansa

Ciao, Maestro

Sono composti e in fila ordinata, ma non c’è una disciplina di classe da rispettare. Gli alunni salutano il loro maestro costretto a una quarantena nella città di San Fiorano, in provincia di Lodi. Non è facile, nemmeno per gli adulti, stare in una zona rossa. Per questo, il loro insegnante si gode ogni secondo di quel gesto naturale e pieno di amore. Li saluta da lontano, come mai si sarebbe aspettato di fare. E lo stesso vale per i suoi “bambini”, amorevoli verso colui che è stato sempre amorevole con loro. Quando tutto questo sarà alle spalle, ripenseranno a questo momento, in cui si sono sentiti uomini migliori grazie alla potente semplicità di un gesto.

Il maestro nella zona rossa saluta i suoi alunni accorsi a mostrargli vicinanza

Italia cullata

Ha la mascherina, ma ali d’angelo la dottoressa che culla un’Italia rossa, ora come non mai bisognosa di aiuto. È la bellissima immagine realizzata dall’artista Franco Rivoli e postata dall’Associazione Nazionale Carabinieri Chiaravalle Centrale per ritrarre questi momenti di speranza, oltre che emergenza. I medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari sono, ora più che mai, al centro della gratitudine di tutti gli Italiani. Spesso lavorano per tantissime ore e sono sfiniti. A loro va la nostra riconoscenza e la riconoscenza di un intero Paese

Il disegno di Franco Rivolli postato dall’Associazione Nazionale Carabinieri Chiaravalle Centrale – Foto © Carabinieri

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