Una suggestiva scoperta arriva dal mondo della biologia marina: i coralli potrebbero comunicare fra loro con una sorta di canto. E’ quanto emerge dallo studio di un gruppo di geni legati alla produzione e alla ricezione di suoni.
Emerge dallo studio presentato al convegno annuale Biologia sperimentale 2021, organizzato on line dalla Società americana di biochimica e biologia molecolare, dai ricercatori del South Florida State College americano, coordinati da Camila Rimoldi Ibanez e James Hawker.
Le ipotesi della ricerca
I coralli, spiegano gli autori dello studio, sono parte di un complesso ecosistema, ma non si sa ancora con certezza se e come questi organismi riescano a comunicare tra loro. Le analisi genetiche condotte dal gruppo di Rimoldi Ibanez e Hawker si sono basate su tecniche di amplificazione del Dna come la cosiddetta reazione a catena della polimerasi (Pcr). Queste osservazioni hanno permesso adesso di individuare un gruppo di geni che, secondo gli studiosi, sono coinvolti in questo processo di comunicazione.
“Le barriere coralline costituiscono meno dell’1% del fondale oceanico, ma supportano più del 25% di tutta la vita marina“, rilevano gli esperti. “Purtroppo, però, queste ‘foreste marine’ sono minacciate dai cambiamenti climatici, dall’acidificazione degli oceani, dalla pesca intensiva e dall’inquinamento. Comprendere meglio le loro strategie di comunicazione – concludono gli studiosi – potrebbe, quindi, aiutare a proteggere questo ecosistema critico”.