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Colpo di calore: le regole per adulti e bambini

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L'estate è nel pieno e le temperature…salgono. La voglia di stare all'aria aperta potrebbe far sottovalutare il rischio di incorrere in un colpo di calore. E' invece importante fare attenzione, seguendo alcune regole precise, valide sia per gli adulti sia per i bambini. L'elenco è stato stilato dal provider Ecm 2506 Sanità in-Formazione e da Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, in collaborazione con Consulcesi Club.

La prima delle regole per evitare colpi di calore riguarda l'idratazione: bere molta acqua! Aggiungere succo di limone e menta fresca all'acqua serve per reintegrare i sali minerali. Per rinfrescarsi è utile un drink drenante all'anguria e menta. Ha il pregio, non da poco, di combattere al tempo stesso la cellulite! UN avvertimento: i succhi di frutta confezionati sono troppo concentrati rispetto alla quantità di liquidi che abbiamo all'interno del nostro corpo e possono farci disidratare ulteriormente creando problemi gastro-intestinali. Se proprio vogliamo berli, è bene diluirli con acqua.

Contro insolazione e colpi di calore è bene mangiare poco e spesso, ma senza abbuffarsi perché la digestione richiama più sangue all'interno dell'apparato digerente privandone gli altri organi. La tentazione di refrigerarsi con alimenti e bevande a bassissime temperature è inevitabile, ma può rivelarsi molto pericolosa: è meglio stemperare il gelato in bocca prima di deglutire per evitare uno shock termico.

Anche l'abbigliamento è importante, e non per motivi estetici. Bisognerebbe infatti evitare abiti in fibre sintetiche, poliestere e nylon e prediligere abiti in cotone e lino, ma anche la viscosa, che lasciano traspirare meglio la pelle e non fanno aumentare la temperatura corporea. 

Bambini e calore

Infine, un'attenzione particolare va prestata ai bambini, dice l'esperta. I bambini, in particolar modo i più piccini, sono soggetti ancor più vulnerabili in quanto la loro termoregolazione è meno efficace, anche considerando che la superficie corporea, che permette la  traspirazione, è decisamente più ridotta. Per tali motivi, bisogna evitare di esporli al sole e fargli praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde, bagnargli spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo, senza dimenticare di aumentare l'apporto idrico per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, privilegiando un'alimentazione ricca di frutta e verdura.

Ma come riconoscere se il bimbo si è preso un'insolazione? Per colpo di calore si intende un malessere che può manifestarsi con sintomi più o meno intensi. È dovuto a un innalzamento improvviso della temperatura corporea scaturito dal combinato disposto di caldo e umidità.   

I sintomi che caratterizzano un colpo di calore – dicono gli esperti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù – sono diversi e possono manifestarsi con più o meno intensità: nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, sincopi (svenimenti) fino, nei casi più gravi, a disturbi della coscienza. Inoltre se l'esposizione ai raggi solari è diretta, si può manifestare anche il colpo di sole o insolazione) con possibili ustioni di primo o  secondo grado. 

Nel caso il bimbo manifesti i sintomi del colpo di calore, è bene portarlo subito in un ambiente ombreggiato e areato. Se manifesta segni di mancamento, è necessario porlo a terra sdraiato con gli arti inferiori più sollevati rispetto al corpo e somministrare liquidi non troppo freddi a piccoli sorsi. In presenza di disturbi della coscienza, o febbre molto alta e persistente, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso. 

Milena Castigli: