E'la prima emoji italiana ed interamente napoletana ad essere approvata dal Consorzio Unicode. Si tratta della “mano a cuoppo”, con le dita che si muovono avanti ed indietro per indicare: “Ma che vuò?” (con tipico accento napoletano, n.d.r.). Ad inventarla, scrive ilmattino.it, il quarantenne Adriano Farano, cresciuto a Cava de’ Tirreni, fondatore 19 anni fa in Francia di CaféBabel, rivista paneuropea online, ma soprattutto startupper di successo con progetti alla Stanford University, in California e a Parigi.
Le nuove e-moji
Ma quello che per molti rappresenta il gesto italiano più famoso al mondo, in versione emoji non tutti sembrano interpretarlo nella giusta maniera. Alcuni – osservano alcuni media Usa – attribuiscono al gesto un significato sessuale, quello del fisting, una pratica (omo)sessuale estrema che qui, per decenza, non descriviamo. “Era ora – twitta qualcuno ripreso da Ansa – una emoji fisting. Sul serio? La userò davvero tanto!”. Qaulceh mese fa, le emoji forono prese di mira a causa delle icone della melanzana e della pesca usate nei messaggi come simboli sessuali rispettivamente maschile e femminile. Tra le nuove e-moji – che saranno sui dispositivi Android e iOS così come su WhatsApp, Facebook, Twitter entro il 2020 – ci sono tante novità. Ci sono un uomo e una donna che danno il latte a un bimbo, una nuova serie di animali (tra cui il mammut, il cucciolo di foca, l'orso polare e l'estinto dodo) cibi e beande varie (tra cui mirtilli, olive e peperoni verdi), insetti quali lombrico, cimice e scarabeo, gli organi di cuore e polmoni, i pattini a rotelle, l'elmetto militare, la matrioska, la bacchetta magica del pretigiatore, la bandiera delle persone transgender, la trappola per topi, il ninja e diverse altre. In totale, le nuove emoji saranno 117.