Questi due fattori legati assieme hanno trasformato la Coca-Cola in un’icona della cultura popolare permettendole di penetrare in film, giornali, libri, immagini, eventi, feste comandate, divertimenti popolari di ogni genere, eventi sportivi e soprattutto nell’immaginario collettivo.
In realtà la bibita più famosa al mondo, è nata come medicina contro il mal di testa
Tutto ebbe inizio l’8 maggio del 1886, ad Atlanta, quando il farmacista John Stith Pemberton, originario della città di Knoxiville nello Stato della Georgia, modificò la ricetta del famoso vino di coca, una miscela di vino e foglie di coca, precedentemente ideata in Europa dal farmacista Angelo Mariani. Le sue sperimentazioni dovevano servire a migliorare la qualità della vita o a lenire le sofferenze. É proprio così che Pemberton, sostituendo l’alcol con un estratto alle noci di cola, meno dannoso per la salute, diede vita a una delle bibite più celebri mai create. Dopo aver unito miscelato gli ingredienti in una caldaia d’ottone, il farmacista portò il tonico appena ottenuto a Willis E. Venable, gestore della farmacia Jacob, uno dei drugstore più grandi di Atlanta che ne rimase entusiasta e accettò di venderlo nel suo locale. A questo punto il geniale farmacista che era anche un imprenditore con due altri soci, Edward W. Holland e David D. Doe, decise di commerciarlo.
I primi problemi e la morte di Pemberton
Le prime vendite non andarono bene anche se la strategia pubblicitaria fu da subito abbastanza incalzante. Fra l’altro l’inventore del nome e della scritta in corsivo che troviamo su lattine e bottiglie della Coca–Cola fu scelta dal contabile della società Frank M. Robinson. La prima pubblicità con la famosa scritta uscì il 29 maggio 1886 sul quotidiano Atlantic Daily Journal. La bevanda era ancora liscia, senza il frizzante che la caratterizzerà in seguito e che sembra fu scelto per caso, quando un uomo per curarsi il mal di testa ne ordinò un po’ e la mischiò con acqua frizzante. La commercializzazione della Coca–Cola non andò bene e Pemberton, anche a causa di problemi di salute – morirà infatti nell’agosto del 1888 – decise di vendere la sua quota, i soci l’avevano già abbandonato, per 550 dollari ad un altro farmacista, Asa Candler, il quale liquidò due fratelli, gli Walker, che nel frattempo avevano acquisito due quote e divenne il solo proprietario della formula magica. Candler era anche un geniale uomo di marketing oltre che un farmacista esperto, cominciò una nuova commercializzazione della Coca–Cola che in breve gli diede i risultati sperati. Lo scopo di Candler era quello di utilizzare le sue conoscenze nelle farmacie per vendere la bevanda a chi aveva mal di testa, questo infatti era il suo scopo originario. E utilizzando il metodo “lo provi una volta gratis e non lo lasci più” cominciò a far decollare le vendite. Da quel giorno, al prezzo di un nichelino, gli abitanti della città di Atlanta poterono apprezzare il gusto e i benefici del nuovo Elisir e Sciroppo di Coca-Cola.
I primi bicchieri di Coca-Cola
Già nel 1923, a soli 37 anni dalla sua invenzione, Coca-Cola era presente in ogni bar americano che non vendesse alcolici. Seguendo le regole dell’azienda, il prodotto doveva essere servito a 0 gradi con ghiaccio tritato, all’interno di uno specifico bicchiere: dalla forma a campana e con il marchio Coca-Cola come indicatore del livello di sciroppo da versare.
Come Coca-Cola re-inventò Babbo Natale
Nel 1931 fu proprio Coca-Cola a disegnare il primo Babbo Natale, nel modo in cui lo conosciamo oggi. Prima del 1931 Santa Claus era più che altro raffigurato come un elfo spettrale o come un uomo alto e magro, vestito con abiti marroni o verdi. La rappresentazione di Babbo Natale come di un uomo paffuto, dalla lunga barba bianca e, ovviamente, vestito di rosso si deve invece alla campagna pubblicitaria di Coca-Cola del 1931.
Tutti i numeri di Coca-Cola
Oltre ad essere la seconda parola più diffusa al mondo dopo ok, Coca Cola è soprattutto la bibita più venduta sul pianeta. Da considerare che il suo fatturato è di circa 22 miliardi di dollari l’ anno; oltre a ciò la bibita detiene il 50% del mercato globale delle bevande gassate e produce ben 400 marchi differenti acquistabili in 232 nazioni. Coca-Cola, conosciuta dal 94% della popolazione mondiale, è in assoluto il brand più famoso al mondo. Ma non tutti la amano: nel corso degli anni la Coca-Cola è stata soggetta a diverse critiche, che vanno dai danni provocati alla salute, al mancato rispetto di norme igieniche all’interno degli stabilimenti. Nel 2011, a causa delle pressanti accuse dell’associazione Center for Science in the Public Interest sugli ingredienti non certo salutari utilizzati per la preparazione della famosa bevanda, la Coca-Cola Company si vide costretta a cambiare la tradizionale ricetta. Almeno in California dove, appunto, era stato denunciato il fatto.
La formula segreta della Coca–Cola
La bevanda è composta di estratti di foglia di coca senza l’alcaloide che venne vietato a seguito della legge contro le sostanze stupefacenti, e di noci di cola. Contiene naturalmente zucchero, caffeina e altri ingredienti riportati sulle lattine e le bottiglie ma la formula che realizza un sapore e un aroma unici è totalmente segreta e custodita gelosamente dall’azienda che diffonde la bevanda: The Coca-Cola Company. Fu questa compagnia a costruire la diffusione mondiale della bevanda la quale dopo gli anni ’20 e dopo la quotazione in Borsa della società divenne un business da molti milioni di dollari. In Italia arrivò nel1927 in bottiglia mentre l’invenzione della lattina fu diffusa a partire dal 1960.
L’originale formula segreta della Coca-Cola, estrapolata dai diari del suo inventore John Pemberton contiene moltissimi ingredienti, tra cui:
- Fluido di estratto di foglia di coca: 3 drams USP (circa 3 bicchierini)
- Ácido Citrico: 85 grammi
- Caffeina: 28 grammi
- Zucchero: 30 grammi
- Acqua: 9 litri
- Succo di lime: 1 litro
- Vaniglia: 28 grammi
- Caramello: 42 grammi o più per ottenere più colore
Il famoso ingrediente segreto 7x, rimasto celato per ben 125 anni, è stato recentemente rivelato da This American Life. E secondo la fonte, conterrebbe:
- Alcool: 227 grammi
- Olio di arancia: 20 grammi
- Olio di noce moscata: 10 gocce
- Coriandolo: 5 gocce
- Neroli (un olio essenziale prodotto dalla distillazione di fiori di arancio amaro): 10 gocce
- Cannella: 10 gocce