Tre morti e un ferito: è il drammatico bilancio dello schianto che, nella serata di ieri, ha visto coinvolto uno scafo offshore, finito contro la diga di San Nicoletto, in piena laguna veneziana. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorritori ma, per due delle persone a bordo, è stato subito chiaro come non ci fosse più nulla da fare. Una terza persona risultava invece dispersa ma è stata individuata poco dopo, nonostante il buio non stesse favorendo la ricerca da parte dei Vigili del fuoco. Fra le tre vittime, come riferito all'Ansa da Giampaolo Montavoci, campione del mondo di motonautica e presidente della commissione nazionale offshore e endurance, anche il pilota motonautico Fabio Buzzi. Una quarta persona, l'altro pilota italiano Mario Invernizzi, è stato invece trasportato d'urgenza in ospedale, avendo riportato serie lesioni.
Non è ancora ben chiaro cosa sia successo ma sembra che l'imbarcazione fosse partita da Montecarlo attorno alle 11 di mattina del 17 settembre, per tentare di stabilire un nuovo primato nella traversata fino al Lido di Venezia, schiantandosi a una possibile velocità di 70 nodi, ovvero il massimo consentito per imbarcazioni di questo tipo. L'impatto fatale è avvenuto poco distante dalle opere del Mose, sui massi sommersi che compongono la diga di San Nicolò del Lido, nei pressi della Lunata.